Juve Stabia, nella grandissima impresa compiuta contro la corazzata Bari emergono soprattutto le prestazioni di quattro calciatori che erano finiti un pò ai margini durante la guida tecnica di Novellino.
S
i tratta di Scaccabrozzi, Troest, Caldore e dello stesso Stoppa che era partito tra i titolarissimi ad inizio stagione nel 4-2-3-1 salvo poi essere relegato in panchina nella parte successiva dell’interregno di Novellino prima e di Imbimbo poi.
Scaccabarozzi, Troest, Caldore e Stoppa, dove eravamo rimasti?
Jacopo Scaccabarozzi è un pò l’emblema della Juve Stabia che compie la grande impresa contro il Bari. Partita praticamente perfetta del centrocampista gialloblè, addirittura ad un certo punto della gara onnipresente in ogni zona del campo sia quando c’era da fare la fase passiva soprattutto nella parte finale della gara, sia quando c’era da impostare come nel primo tempo.
E pensare che nello scorcio iniziale del campionato dopo un timido tentativo di provarlo come sotto punta nell’iniziale 4-2-3-1 di Novellino, di lui si erano praticamente perse le tracce. Riemerso alla grande con Sottili, ha dato il meglio di sé nelle ultime tre partite finendo sempre con l’essere uno dei migliori in campo.
Stesso discorso può farsi senza indugi anche per Magnus Troest. Immolato sull’altare del minutaggio dalle scelte inziali di mister Novellino, anche di lui si erano perse le tracce. Salvo poi ricomparire come capro espiatorio nella sconfitta della Juve Stabia a Catania dove evidentemente le colpe non erano però state tutte sue.
Contro la capolista Bari e contro due attaccanti del calibro di Antenucci e di Simeri nel primo tempo, a cui si sono aggiunti Marras e Cheddira nel secondo tempo, di certo tra i migliori se non i migliori attaccanti in assoluto della categoria, Troest è ridiventato un muro assolutamente invalicabile mostrando a tutti di essere ancora un lusso per questa categoria.
Analoga analisi si può senza alcun dubbio fare anche per Marco Caldore, anche lui tra i protagonisti in assoluto del match con il Bari. Caldore si era ritrovato relegato quasi sempre in panchina successivamente alla gara interna della Juve Stabia con il Palermo forse anche per le dichiarazioni rese nel post-gara quando aveva criticato tra le righe le scelte di Novellino affermando di essere stato sostituito nella ripresa solo per il minutaggio per permettere l’ingresso in campo di un under.
Con Caldore in campo però la Juve Stabia aveva fatto sempre bene nel reparto difensivo come dimostrano i dati di quando lui è partito titolare. E con il Bari anche la sua è stata una gara praticamente perfetta contribuendo con Troest ad annullare praticamente tutto l’attacco dei pugliesi.
Scaccabarozzi, Troest e Caldore erano stati tre uomini fondamentali nello scacchiere tattico di mister Padalino lo scorso anno e stupiva il fatto che con Novellino prima o poi avessero preso la via della panchina.
Con Sottili finalmente i tre sopra citati al pari di Stoppa, più volte relegato in panchina dopo l’errore nei minuti finali del match con il Palermo con Novellino, sono ritornati al centro del progetto dopo essere stati dimenticati forse per troppo tempo. Si spiega anche così l’impresa, perchè di impresa si tratta, compiuta dalla Juve Stabia contro i galletti.
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