Juve Stabia, niente riconferma per Padalino. Arriva Silvio Baldini?

Ai titoli di coda l'avventura di mister Padalino con la Juve Stabia. In arrivo Silvio Baldini, ex tecnico di Parma, Empoli e Palermo

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Juve Stabia, sono giorni febbrili di trattative anche importanti per assicurare alle Vespe un nuovo tecnico dopo l’ormai quasi certa mancata riconferma di mister Pasquale Padalino. L’ormai ex tecnico della Juve Stabia, nativo di Foggia, paga con ogni probabilità la gestione delle due gare dei playoff contro Casertana e Palermo in cui le Vespe non hanno brillato rischiando già contro i falchetti di essere eliminati. Per la verità comunque occorre sottolineare che quando Padalino ha avuto a disposizione una rosa finalmente al completo in ogni reparto con gli acquisti del mercato di gennaio, ha fatto molto bene con un girone di ritorno a dir poco strepitoso caratterizzato dal record storico per la Lega Pro delle nove vittorie esterne consecutive in trasferta.

Secondo quanto riportato dai colleghi dalla redazione di Metropolis Quotidiano, la Juve Stabia sarebbe molto vicina a concludere l’ingaggio di Silvio Baldini come nuovo allenatore della squadra. Un nome dal passato importante per le sue diverse esperienze in Serie A che potrebbe fare al caso della Juve Stabia. Al momento la trattativa sarebbe in stato avanzato e potrebbe anche concludersi positivamente e lo stesso tecnico, secondo quanto riportato dai colleghi di Metropolis, avrebbe confermato l’esistenza della trattativa.

Silvio Baldini nasce a Massa l’11 settembre del 1958. Dopo alcuni anni da tecnico di squadre toscane nelle serie inferiori con la Massese, Forte dei Marmi, Viareggio e Siena, Baldini debutta in serie B nella stagione 1997-1998 come allenatore del Chievo Verona. L’anno dopo allena il Brescia. A novembre 1999 diventa l’allenatore dell’Empoli, che in quel momento è in Serie B e che, sotto la guida di Baldini, termina il campionato all’ottavo posto. Nella stagione 2000-2001 Baldini, ancora alla guida dell’Empoli, arriva quinto, andando molto vicino alla promozione in Serie A, ottenuta poi nella stagione 2001-2002. In Serie A con l’Empoli raggiunge una tranquilla salvezza senza patemi.

Al termine della stagione l’allenatore toscano decide di lasciare Empoli  e passare al Palermo del presidente Zamparini, firmando un contratto triennale da un milione di euro a stagione. A Palermo però nonostante la squadra sia in zona promozione viene esonerato dal vulcanico Zamparini per contrasti insanabili il 26 gennaio 2004.

Nell’estate 2004 Baldini è chiamato a sedere sulla panchina del Parma. A dicembre, però, la squadra gialloblù è al penultimo posto in classifica con soli 12 punti. Questa situazione spinge la dirigenza emiliana ad esonerare Baldini, che ancora una volta non riesce a terminare la stagione sulla panchina. A settembre 2005 Baldini è chiamato ad allenare il Lecce dopo l’esonero di Angelo Gregucci. La squadra giallorossa, tuttavia, non riesce ad invertire la rotta e rimane in zona retrocessione. Baldini è nuovamente esonerato nel gennaio 2006. A giugno 2007 Baldini è chiamato ad allenare il Catania per la stagione 2007-2008 succedendo al tecnico Pasquale Marino.

Durante la stagione al Catania si rende protagonista di un brutto episodio: viene espulso all’85º minuto di gioco e, provocato (secondo lo stesso Baldini) dall’allenatore del Parma Domenico Di Carlo che lo invita ad uscire dal terreno di gioco e lo insulta, reagisce in modo violento, colpendo il collega con un calcio. Viene quindi squalificato per un mese, cioè per 5 giornate di campionato.

Baldini si dimetterà dal Catania lasciando la squadra al terzultimo posto in classifica e verrà sostituito da Zenga. Il 26 maggio 2008 diventa nuovamente allenatore dell’Empoli, con il compito di riportarlo in Serie A ma l’avventura va male e termina nella semifinale playoff contro il Brescia.

Il 13 giugno 2011 viene chiamato alla guida del Vicenza, firmando un contratto annuale fino a giugno 2012. Sarà esonerato dopo l’ottava giornata di campionato.

Infine resta fermo praticamente sei anni prima di tornare in sella guidando la Carrarese. I primi due anni la Carrarese arriva 7ª nel girone A di Serie C perdendo il secondo turno dei play-off al primo anno e i quarti di finale al secondo. Nel 2019-2020 la squadra si piazza 2ª arrivando fino alla semifinale play-off. Il 21 marzo 2021 al termine della sfida persa contro la Giana Erminio rassegna le dimissioni che in un primo momento vengono respinte. Poi successivamente a seguito della sconfitta esterna rimediata contro l’AlbinoLeffe, il 10 aprile rassegna nuovamente le proprie dimissioni che stavolta vengono accettate dalla società.

Particolare non trascurabile, Baldini, che potrebbe presto diventare il nuovo allenatore della Juve Stabia, alla Carrarese di fatto ha allenato senza percepire alcuno stipendio. E’ stato lui stesso a confermare la cosa in una famosa intervista concessa a Vanity Fair che da sola fa capire la personalità dell’allenatore toscano e di cui riportiamo di seguito uno stralcio.

“Non ci potevo più stare dentro il sistema. Me lo impedivano i miei valori, la mia necessità di emozioni. La società di oggi vuole solo vincenti e crea così una generazione di falliti… A un certo punto della mia vita volevo tornare a sognare. Il primo anno era la squadra più debole, ma è stato l’anno più magico, perché sognavamo. Oggi siamo più forti, ma non sogniamo più. E se qualcosa va storto, pali o rigori sbagliati che siano, è perché non lo meriti. Io questa cosa la so bene. Vi racconto la mia storia: a Empoli sto bene. Mi vogliono fare un contratto di cento milioni per cinque anni. All’epoca mi cercavano anche Fiorentina e Napoli. Arriva Zamparini e mi offre due miliardi l’anno per tre anni per andare al Palermo. Penso ai tre figli, mia moglie spinge, e accetto. Un madornale errore. La scelta dei soldi. Finisce il feeling con i sogni. Tradisco me stesso. Perché oggi alleno gratis secondo te? Zero assoluto, neanche un rimborso spese. Con quella scelta finisce tutto. Zamparini, ricco a palate, si sente onnipotente, metteva bocca sulla formazione. Lo insulto. Mi esonera. Mi mandano ad allenare il Parma, ma la mia storia di allenatore è finita. Ho capito che dovevo mettermi da parte. Come campo? Me la cavo con i risparmi e i 2.400 euro di pensione. I soldi sono il diavolo. Avevo ceduto l’anima. Il giorno che porto la Carrarese in Serie B, non sto allo stadio con gli altri, vengo qui da solo. Di notte, qua, è ancora più bello“.

 

 

a cura di Natale Giusti 

Fonte Foto: webcalcio.net 

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