La Juve Stabia di Sottili incappa nel pareggio interno con il Monterosi Tuscia, passato in vantaggio grazie alla rete di Buglio, cui risponde Bentivegna
PODIO
Medaglia d’oro: a Marco Caldore, che in assenza di Troest diventa leader difensivo. Gara solida per il centrale della Juve Stabia, che gioca sempre d’anticipo sugli attaccanti del Monterosa non sbagliando mail il tempo dell’entrata. Le sue chiusure di puro agonismo scatenano gli applausi del pubblico e, dopo aver sventato il pericolo più di una volta, il 24 va vicino al gol personale dopo una bella ripartenza condotta insieme a Stoppa.
Medaglia d’argento: ad Accursio Bentivegna, che pareggia una gara che stava indirizzandosi su una strada in salita. La rete personale è il premio alla prova positiva del fantasista siciliano, che prima del graffio individuale, serve a Stoppa un pallone interessante che meriterebbe sorte migliore. Il 10 gialloblu cala alla distanza fino a lasciare il posto ad Evacuo ma il suo miglioramento rispetto alle precedenti uscite è palese.
Medaglia di bronzo: a Matteo Stoppa, che dà vivacità ed imprevedibilità al fronte offensivo della Juve Stabia. Da quando è arrivato Sottili è cambiata la stagione dell’ex Pistoiese, che sembra aver trovato un suo ruolo definito nell’undici stabiese. Stoppa è sempre nel vivo del gioco e prova a far male ai laziali in autonomia o assistendo i compagni. In questa fase della stagione è un’arma da sfruttare.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Giuseppe Esposito, sostituto dell’ultimo istante di Magnus Troest. Entrare in campo senza quasi riscaldamento non è mai facile, a maggior ragione se tocca prendere il posto del capitano della squadra, e la prestazione del difensore ex Bari lo conferma. Ammonito dopo pochi minuti e spesso impreciso, Esposito non ritrova il campo nell’intervallo dopo una gara opaca in cui è mancata soprattutto sicurezza.
Medaglia d’argento: a Giuseppe Panico, che si perde ancora in troppe giocate personali. L’ex Novara corre tanto e si vede ma in più occasioni è troppo focalizzato sulla risoluzione individuale della gara; non riuscendo a sfondare sulle vie esterne, ci prova soprattutto dalla distanza ma senza creare problemi concreti ad Alia.
Medaglia di bronzo: a Luca Berardocco, che non cambia il ritmo della Juve Stabia. Sottili lo manda in campo nei secondi 45 minuti per assicurare alla squadra lucidità e precisione ma il regista campano non incide in modo concreto sulla gara, facendosi notare solo per una ordinata gestione di palla. Quando gli avversari si chiudono è lui che deve trovare il bandolo della matassa, cosa non accaduta col Monterosi.