Le sue parole
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uve Stabia-Catania, prevista per domani pomeriggio, sarà praticamente la riedizione del play-off del maggio scorso che vide promossi alla fase successiva proprio i campani. Il patron dei gialloblù della Juve Stabia Franco Manniello, intervistato dai colleghi di Otto Channel, ha dichiarato:
“E’ vero che il Cosenza è una delle squadre che hanno dato prova di essere in un recente stato di forma molto positivo – spiega Manniello – ma vorrei far osservare che, come si può vedere dai riflessi filmati su sportube, quando segna il Cosenza c’è l’assistente che per qualche secondo ha la bandiera alzata. L’arbitro avrebbe potuto e dovuto interrompere il gioco. Il rigore eclatante non concesso a Morero contro la Virtus Francavilla. L’annullamento del nostro gol del due a zero a Matera, quando invece non c’era fuorigioco. Bisognerebbe fare una seria riflessione. C’è da rifondare tutto, lo si è visto anche con la non qualificazione della Nazionale italiana al Mondiale. Già in passato abbiamo subito ingiustizie abissali, a Bassano del Grappa ci fu annullato un gol regolarissimo e fummo sbattuti fuori dai play-off. E anche l’anno scorso, quando affrontammo la Reggiana, gli ufficiali di gara non concessero una rete che era regolare, e anche allora fummo eliminati dai play-off. Anche il designatore Giannoccaro e il presidente della Lega Pro Gravina ci dissero, dopo la partita, che quel gol era regolare. È fondamentale che ci siano arbitri all’altezza, altrimenti nessuno dica che siamo professionisti: chiamiamoci Dilettanti. Magari così non diventerebbe necessario spendere tanti soldi per mandare avanti una società nel campionato di Serie C”.
Lei dunque parla di incompetenza. Secondo lei in quale modo si può risolvere questo problema?
“Ci sono le immagini che testimoniano quello che dico io. Non so se sia incompetenza, o cattiva fede. Certamente per me le esperienze contro il Bassano e la Reggiana non sono frutto di incompetenza. L’arbitro che diresse la partita di Bassano fu anche promosso. Io mi baso sulle immagini. E allora, siccome questa è una serie professionistica, invece di mettere tanti delegati UEFA e commissari di campo che secondo me servono a poco, dalla Lega farebbero meglio a inviare persone che osservino all’istante le immagini di Sportube. Si potrebbe intervenire sugli errori più eclatanti”.
Un’altra forzatura è stata quella di giocare alcune partite casalinghe a Caserta perché lo stadio di Castellammare di Stabia era oggetto di lavori.
“Sì, abbiamo giocato otto partite in trasferta, tre gare in campo neutro e altre tre al Menti. Peraltro abbiamo anche ridotto il budget della Juve Stabia, ma una cosa che a me non piace è che la Lega Pro non si sta rivelando sostenibile. Guardate quello che è successo al Modena. Alla fine di questa stagione usciranno di scena altre sei o sette società. Non ci sono introiti. Purtroppo, i presidenti di Serie A pensano esclusivamente a come dividersi i ricavi dei diritti televisivi, e questa è la fine che ha fatto il calcio italiano, dal 2006”.
Contento della posizione in classifica della sua squadra?
“Secondo me la Juve Stabia potrebbe attestarsi, per fine campionato, tra il quarto e il sesto posto. Questo è ciò che penso io. Abbiamo giocato quasi sempre fuori casa e abbiamo avuto questi torti arbitrali, e con tutto ciò siamo in zona play-off. Sono contento”.