Juve Stabia, Luigi Canotto passa al Chievo Verona. I veneti battono la concorrenza agguerrita di Spal e Cremonese e si aggiudicano l’esterno offensivo
Juve Stabia, Luigi Canotto passa al Chievo Verona
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Alla fine dopo un lungo tira e molla nel quale sembravano Spal e Cremonese ad essere in vantaggio sull’ex esterno offensivo delle Vespe, è il Chievo Verona ad aggiudicarsi le prestazioni di Gigi Canotto che lascia la Juve Stabia dopo tre anni. Ancora ignote le modalità di trasferimento che probabilmente saranno rese note nel comunicato ufficiale che a breve, al più domani, dovrebbe sancire il passaggio di Canotto al Chievo Verona. L’attaccante ex Trapani dovrebbe firmare domani in giornata il nuovo contratto.
Esterno offensivo molto veloce, in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerica sulla sua fascia di competenza, Canotto tuttavia ha palesato nella fase finale del campionato di Serie B tutti i suoi limiti. Spesso troppo egoista sotto porta, ha mostrato anche qualche errore di troppo in fase di finalizzazione.
Un campionato in chiaroscuro quello di Canotto in gialloblè in B, dopo essere stato uno dei trascinatori nel campionato di Serie C stravinto due anni fa. Nella prima parte di campionato sarebbe stato da 7 fino alla gara con lo Spezia in cui è risultato tra i migliori in campo. Nella fase post-lockdown è andato in campo un Canotto solo lontano parente di quello ammirato fino a qualche mese prima. Troppo egoista nella fase finale del torneo e troppo nervoso. Si è beccato un’espulsione con l’Entella che si poteva evitare e che gli è costata tre giornate di squalifica in un momento topico del torneo poi ridotte a due.
Non è piaciuta ai tifosi anche la modalità dell’addio alla piazza stabiese dopo essere stato comunque uno dei giocatori più importanti e più carismatici della squadra negli ultimi tre anni. A differenza di Calò, Calvano ed Elia che hanno comunque salutato la piazza con dei post pubblicati sui vari social, niente di tutto ciò per Canotto che ha preferito non salutare in alcun modo i tifosi dopo tre anni comunque molto importanti per la sua carriera.
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a cura di Natale Giusti
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