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Juve Stabia, l’arbitro Serra (toh, chi si rivede) dismesso dall’AIA

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Juve Stabia, l’arbitro Marco Serra di Torino (toh chi si rivede) è stato dismesso dall’AIA: fu decisivo insieme ai suoi guardalinee nell’eliminazione delle Vespe nel playoff col Bassano nel maggio 2015.

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arco Serra già il 17 gennaio 2022 fu sospeso per 6 mesi per non aver dato un vantaggio di gioco al Milan nella gara interna con lo Spezia e si è ripetuto per il diverbio con Mourinho, allenatore della Roma, nel corso di Cremonese-Roma.

Ma le nefandezze di Serra iniziano, e stupisce che gli osservatori arbitrali non se ne siano mai accorti, con una data ben precisa: il 17 maggio del 2015.

GLI ERRORI DI SERRA NEL PLAYOFF BASSANO-JUVE STABIA DEL 2015, VOLUTAMENTE IGNORATI DAI VERTICI AIA.

Nella stagione 2014-2015 La Juve Stabia del presidentissimo Franco Manniello arriva ai quarti di finale dei playoff contro il Bassano dopo essersi piazzata quarta in campionato. La gara, arbitrata dal tristemente famoso Serra di Torino ancora oggi evidenziato in negativo (vedi caso Mourinho), si gioca in Veneto il 17 maggio del 2015.

I tempi regolamentari terminano sul punteggio di 1-1 con le reti di Davì al 20° e Bombagi al 23°. Nel corso della gara a pochi minuti dalla fine viene annullato un gol regolarissimo a Guido Gomez che avrebbe portato le Vespe a passare il turno. Serra prima sembra convalidare il gol con il guardalinee che va verso il centrocampo come a convalidare il gol salvo poi ritornare sulla sua decisione in pochi secondi.

Ai rigori poi la spunteranno i veneti ma quel gol di Gomez avrebbe portato la Juve Stabia in semifinale. Finisce 6-5 per il Bassano ai rigori. Per il Bassano segnano Davì, Furlan, Semenzato, Cattaneo e Iocolano. Per la Juve Stabia segnano La Camera, Gomez, Ripa, Burrai, mentre l’errore decisivo è di Bombagi.

LA LUNGA LISTA DI ERRORI ARBITRALI A DANNO DELLA JUVE STABIA COMMESSI DA ARBITRI POI PROMOSSI NELLA CAN A – B.

Ma gli errori premonitori di arbitri mediocri come Serra sono stati solo alcuni dei tanti errori commessi a danno delle Vespe da arbitri poi promossi nella Can A e B.

Dobbiamo risalire agli anni ’90 e alle nefandezze di Gronda di Genova nella finale playoff Salernitana-Juve Stabia disputata al San Paolo passando per gli errori di Gabriele di Frosinone nell’altra finale playoff del 13 giugno 1999 al Partenio di Avellino in Juve Stabia-Savoia.

Gabriele che poi per tutta risposta nella prima gara ufficiale successiva (gara di Coppa Italia Juve Stabia-Brescia) da quarto uomo fece squalificare il “Romeo Menti” per ben 8 turni per una bottiglietta di plastica che lo colpì.

Venendo ai giorni nostri come non dimenticare l’arbitraggio del signor Doveri di Roma nello spareggio playout col Lanciano del 2009 con gol annullato a D’Ambrosio (ex Inter fino a pochi giorni fa) ed espulsione di Gaeta e non di Mammarella del Lanciano (che aveva sputato a Gaeta!). La Juve Stabia quell’anno retrocesse in C2.

E come non dimenticare il sig. Sozza di Seregno che ora va per la maggiore in Serie A e viene considerato come uno dei fischietti più promettenti dell’intero panorama nazionale.

Nella stagione 2018-2019, culminata con la promozione in Serie B della Juve Stabia, fu designato per entrambe le gare delle Vespe con il Catania. All’andata al “Romeo Menti” fu 0-0 con ben due calci di rigore netti non concessi a favore delle Vespe. Al ritorno al “Massimino” la gara fu decisa praticamente da Sozza che dopo pochi minuti di gioco concesse un rigore inesistente agli etnei per presunto fallo di Marzorati su Marotta che poi realizzò dal dischetto.

L’ULTIMO ESEMPIO PIU’ RECENTE DELLA MANCANZA DI CRITERIO NELLE PROMOZIONI DEGLI ARBITRI DA PARTE DELL’AIA.

Infine l’ultimo esempio lampante di come i vertici AIA effettuino senza alcun criterio meritocratico le loro promozioni (forse ispirate da altri criteri facilmente intuibili…), è rappresentato dal signor Kevin Bonacina di Bergamo.

Bonacina è stato appena promosso alla CAN A e B e l’anno prossimo lo vedremo a dirigere anche negli stadi di Serie A, dopo aver deciso a senso unico con almeno due nefandezze pro Lecco e a danno del Foggia, la finale playoff di Lega Pro Foggia-Lecco.

Nella gara di andata Bonacina, finito poi nell’occhio del ciclone per le critiche ricevute ma di cui evidentemente l’AIA ha fatto finta di non accorgersi, ha negato un rigore netto per fallo su Frigerio del Foggia decidendo peraltro di non andare a rivedere l’azione al VAR, e, cosa ancora più grave, ha annullato un gol regolare sempre al Foggia per un fallo solo presunto di Ogunseye e ancora non si è capito il perchè.

La conseguenza è che Bonacina viene premiato con le gare di Serie A e B come molti suoi predecessori prima elencati. Per la serie al peggio non c’è mai fine quando si parla di AIA.

 


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