Juve Stabia, la seconda sconfitta consecutiva di ieri a Monopoli dopo il brutto scivolone interno col Monterosi ha messo in evidenza i soliti problemi: un attacco sterile e la difesa che non è più ermetica e ha incassato ieri il nono gol in 5 partite alla media di 1,8 gol subiti a gara.
I PROBLEMI DELLA JUVE STABIA EVIDENZIATI DALLA SCONFITTA DI MONOPOLI.
Nel post-gara mister Colucci si sforza di dire che “la prestazione c’è stata e la squadra non mi è dispiaciuta…” e anche lo stesso difensore centrale Cinaglia, ieri al rientro dopo un lungo stop, ammonisce tutti nel ricordare che la Juve Stabia è pur sempre quinta e ad essere equilibrati nei giudizi e nelle critiche proprio per l’ottima posizione in classifica.
C
inaglia però dimentica che la Juve Stabia è sì quinta a 33 punti e ad un solo punto dal Cerignola quarto ma è pur vero che nel giro di soli 7 punti ci sono ben 12 squadre e che comunque le sabbie mobili dei playout distano solo 7 punti dalle Vespe. Guardarsi indietro o guardare avanti?
Anche il tecnico non è immune da colpe perchè ieri, con una scelta che sa tanto di ritorno all’antico per Colucci, è scesa in campo una squadra con un 4-3-3 asimmetrico con Ricci a fare da equilibratore tra centrocampo ed attacco come ad inizio stagione.
Un’atteggiamento tattico assolutamente conservativo tendente a prima non prenderle che probabilmente era però suggerito anche dal periodo negativo in cui le Vespe oltre a continuare a segnare (ahimè, si fa per dire…) col contagocce, iniziano anche a subire tanti gol.
Sotto accusa soprattutto il fatto di aver aspettato un buon quarto d’ora dopo il vantaggio di Mulè prima di effettuare i cambi e immettere Silipo che ha creato almeno un pò di scompiglio nel finale e anche il fatto che sia in casa col Monterosi che ieri a Monopoli nei secondi tempi si è vista una Juve Stabia ad impatto zero che non depone bene per il prosieguo della stagione.
Ma il tecnico ha le sue colpe fino a un certo punto perchè non bisogna dimenticare che ha comunque assicurato alla squadra una fase difensiva di prim’ordine soprattutto nel girone di andata e che alla fine sono sempre i giocatori ad andare in campo e ad essere i protagonisti.
E il campo, dopo ormai 23 giornate di campionato, ha sentenziato che questa è una Juve Stabia che non segna (quarto peggiore attacco del campionato dopo Gelbison, Taranto e Messina) e che, pur essendo ancora la terza migliore difesa, a partire da Cerignola sta imbarcando tanta acqua sotto forma di gol subiti dagli avversari.
Ieri giustamente mister Colucci è uscito per la prima volta allo scoperto chiedendo rinforzi in questi sette giorni che mancano da qui alla fine del mercato.
Sono usciti Erradi, Della Pietra, Tonucci, e stanno per uscire anche Santos e Bentivegna, tutti comprimari di questa squadra che non hanno dato un grande contributo nella prima parte della stagione.
La logica però imporrebbe che almeno Santos e Bentivegna, che pur avendo fatto male comunque entravano nelle rotazioni in attacco di mister Colucci, siano adeguatamente sostituiti.
La società che in estate con tanti sacrifici ha fatto un vero e proprio capolavoro con il concordato e la ristrutturazione del debito, è chiamata ora in questa ultima settimana di mercato ad assicurare a Colucci le giuste pedine per rinforzare l’organico e per non gettare alle ortiche un girone di andata che è stato di ottimo livello. Anche perchè da gennaio, e ce ne siamo accorti tutti con le altre che si rinforzano, è iniziato davvero un altro campionato.