La Juve Stabia ferma al Menti il Catanzaro. Passano in vantaggio gli stabiesi con Tonucci prima del pareggio di Biasci.
<strong>Medaglia d’oro: a Denis Tonucci, che svetta per portare in vantaggio la Juve Stabia. Prova gagliarda, colma di “garra”, per il difensore pesarese, il quale torna titolare sfoderando una prestazione di assoluto livello. Gol a parte, la presenza e l’ardore di Tonucci si fanno sentire, con il 6 gialloblu che non nasconde nel post gara la sua voglia di proseguire l’avventura a Castellammare e l’intesa con Caldore e Troest. Parziali note negative della sua gara, la noia muscolare che lo costringe al cambio e la piccola indecisione sul gol di Biasci.
Medaglia d’argento: a Matteo Stoppa, il motore della Juve Stabia. Un misto tra una fuoriserie, per la classe cristallina, e un fuoristrada, per la resistenza ai colpi costanti e programmati degli avversari: il ragazzo della Sampdoria ha ormai fatto il definitivo salto di qualità. Anche quando non arriva la prodezza personale, c’è la farina del suo sacco nelle giocate più pericolose della squadra. Non un caso che sia lui a guadagnare il calcio di punizione da cui nasce il gol ed a calciare la relativa palla ferma.
Medaglia di bronzo: a Vincenzo Della Pietra ed alla freschezza dei vent’anni. Il giovane 18 fa letteralmente ammattire Martinelli, magari non col dribbling secco ma scattando in continuazione in profondità così da sfiancare i tre centrali del Catanzaro. Quando abbassa la testa e accelera sembra quasi un toro che carica il torero; coraggioso proprio come un toro quando non rallenta neanche quando rischia un colpo alla testa, che puntualmente arriva.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Francesco Donati, timido e poco preciso al cross. “Vorrei ma non posso”: il terzino spinge poco ed i suoi rifornimenti per gli attaccanti sono spesso fuori bersaglio. Rischia il fallo (di mano) da rigore con un tocco rischioso in area e anche lui si lascia sorprendere dalla finta di Biasci.
Medaglia d’argento: a Nicolas Schiavi, che macchia la buona gara con il liscio con cui grazia Branduani. A tu per tu con l’ex portiere stabiese, l’argentino ciabatta la conclusione vanificando l’ennesima sgroppata di Altobelli. Tanto, troppo, impegnato poi a battibeccare e spintonarsi con Vandeputte per buona parte della gara.
Medaglia di bronzo: ad Accursio Bentivegna, che entra in campo ma per fare il solista. Poca fantasia ma in compenso troppa voglia di risolvere la gara in autonomia per il fantasista siciliano, forse sorpreso dalla panchina iniziale.