Juve Stabia senza acuti contro il Campobasso. In una gara noiosa e con pochissime occasioni da rete le squadre pareggiano senza trovare il gol
Medaglia d’oro: a Guido Davì, che si conferma signore della mediana della Juve Stabia. E’ un calciatore ovviamente trasformato rispetto al timido ragazzo che assaggiava soltanto il campo come rincalzo nel 2010/11 e si vede eccome. La sua dinamicità, cui si aggiungono corsa e muscoli, conferisce l’equilibrio imprescindibile per lo schema tattico di Novellino.
Medaglia d’argento: a Marco Caldore, che legittima il ruolo di titolare riconosciutogli dal tecnico. Altra gara pulita per il difensore napoletano, che si fa vedere per le chiusure sempre puntuali sugli attaccanti del Campobasso. Caldore sceglie sempre il tempo giusto, rischiando ma sempre avendo ragione nell’intervento, sfiorando all’ultimo istante l’eurogol dalla distanza.
Medaglia di bronzo: a Jacopo Scaccabarozzi, che con il suo ingresso in campo dà vivacità alla squadra. Eravamo abituati a vederlo praticamente in ogni posizione con Padalino mentre con Novellino, Scaccabarozzi, fatica a trovare spazio. Lo scampolo di gara di oggi potrebbe cambiare la stagione del numero 8, che con i suoi strappi ravviva la Juve Stabia compassata della prima ora di gara. Peccato per il sinistro “strozzato” dopo una bella azione personale.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Giuseppe Panico, che sbaglia ogni pallone, o quasi, che gli capita tra i piedi. Evidentemente l’errore della gara di Andria condizione ancora la testa e le giocate dell’ex Novara, troppo spesso indirizzato verso la deludente soluzione personale. Nella ripresa, tantissimi i suoi errori appoggio, con Novellino costretto a richiamarlo per evidente perdita di lucidità.
Medaglia d’argento: a Daniele Altobelli, ancora a corto di condizione. Novellino lo butta nella mischia ma il numero 25 non prende per mano il centrocampo, fortunatamente condotto fuori dai guai da Davì. L’ex Ternana si vede poco sia in fase di interdizione che di appoggio, dovendo rimandare ad un altro impegno l’appuntamento con la prestazione positiva.
Medaglia di bronzo: a Nicolas Schiavi, eccezionalmente sotto tono. Il cambio di ruolo, con avanzamento dietro Della Pietra, non fa bene all’argentino, che pare un pesce fuor d’acqua rispetto alle precedenti uscite. Stranamente impreciso anche in disimpegno, lascia il posto nell’intervallo a Berardocco.