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Castellammare di Stabia

EDITORIALE – Juve Stabia, 90 minuti non posson bastare

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a Juve Stabia mette una seria ipoteca sul quarto posto finale battendo di rigore il Siracusa grazie ad Alessandro Mastalli, realizzatore del penalty conquistato da Berardi oltre il 90esimo.

Al di là di ogni analisi tecnica su Juve Stabia – Siracusa, va sottolineato il clima di festa respirato al Menti grazie allo storico gemellaggio tra la tifoseria stabiese e siracusana. Stabiesi ed aretusei si sono uniti, per l’ennesima volta dal 1984, in un abbraccio lunghissimo, solo per ora ultima puntata di una fratellanza senza fine.

Passando al campo, il sottofondo del nostro editoriale è il coro della Curva Sud stabiese: “90 minuti non posson bastare, 90 minuti con te sono pochi per me” intonato dai tifosi della Juve Stabia sulle note di “dieci ragazze”‘.

90 minuti non possono bastare alla Juve Stabia perché, in effetti, nelle ultime due gare le Vespe hanno fatto e disfatto oltre il 90esimo. A Caserta proprio al 45esimo della ripresa, e poi addirittura al 48esimo, la Juve Stabia è capitolata sotto i colpi della Casertana.

Ieri sempre oltre il 90esimo minuto, Berardi ha fatto venire l’emicrania a Liotti e compagni, costringendo la difesa siracusana al fallo in area di rigore. Da lì la trasformazione di Capitan Mastalli, freddissimo dal dischetto.

Dunque la zona Cesarini, in un senso e nell’altro, diventa zona Juve Stabia, con gli ultimi istanti di gioco ad accentuare pregi e difetti delle Vespe.

Difetti, soprattutto motivazionali, mostrati a Caserta alla luce di una prestazione scialba, poco battagliera, e della conseguente vittoria meritata dei Falchetti.

Pregi, invece, certificati ieri con i ragazzi di Caserta e Ferrara a spingere fino alla fine per trovare il gol vittoria, quello che permette alla Juve Stabia di giocare a Reggio Calabria per due risultati su tre. La fame e la mentalità da “provinciale” ritrovate nel momento più importante e nel derby più sentito.

90 minuti non posson bastare…anche nell’ultima di campionato. A prescindere dal risultato di Reggio Calabria, l’ultima giornata non potrà da sola riassumere il campionato della Juve Stabia, sfavillante se rapportato alle prospettive di inizio stagione.

Undici mesi fa non vi erano certezze sull’iscrizione al campionato della società stabiese e, dopo aver scongiurato il rischio di mancata partecipazione al torneo, sul tipo di stagione cui ambire. Oggi invece le Vespe si accingono a disputare la terza partecipazione ai playoff in quattro stagioni, puntando a dire la propria negli spareggi.

A ciò si aggiunga che, in un campionato in cui fioccano deferimenti e penalizzazioni, nessun addebito o mancanza sfiora la Juve Stabia, perfetta sulla scrivania come in campo, in ambito societario come di squadra. Il merito di tutto questo non può che essere, in primis, del Patron Manniello.

Adesso conterà chiudere in bellezza a Reggio Calabria, senza scendere in campo con l’obiettivo di gestire il doppio risultato. Nessun calcolo per portare a casa il punto che manca alla certezza matematica del quarto posto: ultimi 90 minuti prima di tuffarsi in un sogno.

A cura di Raffaele Izzo

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