La Juve Stabia supera il Bari grazie ad un rigore ben calciato da Eusepi al termine di una gara giocata bene e con coraggio dalla squadra di Sottili
PODIO
Medaglia d’oro: a Magnus Troest, che si riprende fascia di capitano e ruolo di leader. Il danese della Juve Stabia con Sottili vede salire le sue chance di titolarità, consolidate dalla prestazione rabbiosa di oggi. Troest ringhia su Simeri, tentando costantemente l’anticipo sull’ex attaccante stabiese, depotenziato dallo strapotere del danese. Nonostante il ritmo partita sia in parte da trovare, la condizione di Troest si mantiene buona anche nella ripresa quando il 20 si esalta nel fermare gli ultimi tentativi del Bari. In un campionato del genere stride non vederlo in campo
Medaglia d’argento: a Matteo Stoppa, galvanizzato dalla cura Sottili. Un gol col Messina, una prestazione comunque incoraggiante a Torre del Greco ed i guizzi continui messi in vetrina col Bari lasciano intravedere la crescita del giovane numero 7, cui il nuovo tecnico, già avuto a Pistoia, sta dando grande fiducia. Gli strappi continui di Stoppa, soprattutto nel primo tempo, mandano in tilt la difesa barese, che anche in occasione fallo di mano da rigore soffre la velocità dell’esterno. Se acquisisce personalità e continuità può diventare imprendibile.
Medaglia di bronzo: a Jacopo Scaccabarozzi, rimesso al centro del villaggio. Finalmente il tuttocampista della Juve Stabia ha trovato un allenatore che ne valorizza la duttilità, come lo scorso anno faceva Padalino. Dopo la scarsa considerazione di Novellino, Scaccabarozzi torna a dettare ritmi e a macinare chilometri, miscelando bene sciabola e fioretto. Con Daví si intende alla grande e la sua velocità nello smistare i palloni fa la gioia di Panico e compagni. Imprescindibile.
CONTROPODIO
La gestione della palla da parte di alcuni elementi ha, in alcuni frangenti della gara, lasciato a desiderare come anche l’approccio al secondo tempo, in cui il Bari è parso più voglioso avendo avanti una Juve Stabia in parte troppo in soggezione nei confronti dell’avversario. Salvo questi aspetti da limare, nessun effettivo tra quelli in campo tra le fila stabiesi, ha demeritato.