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a brillante operazione, denominata Joy’s Seaside è stata portata avanti dalla Polizia di Stato di Reggio Calabria con il coordinamento della relativa Direzione Distrettuale Antimafia ed ha richiesto due lunghi anni di lavoro, indagini ed investigazioni che si sono concentrate principalmente sul “Rione Marina” ed il “lungomare” di Gioia Tauro.
Attraverso il posizionamento di uomini e telecamere, gli agenti sono riusciti grazie ad enorme attività investigativa a ricostruire l’Organigramma della ‘ndrina locale quella dei DE MAIO-BRANDIMARTE dimostrando come sia il rione Marina, che il lungomare, fossero territori conquistati, ove svolgere le proprie attività , quali riunioni, enclave e incontri di ogni tipo.
Punti Chiave Articolo
- Reggio Calabria: duro colpo alla ‘ndrina De Maio-Brandimarte, 17 arresti
- Arrestate 17 persone a Gioia Tauro (Reggio Calabria) ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale, concorso in detenzione, vendita e cessione a terzi di sostanze stupefacenti, anche in ingente quantitativo, del tipo cocaina, hashish e cannabis sativa, concorso in detenzione di armi e munizioni, danneggiamento, estorsione ed altri reati.
- Esito delle indagini
- L’Opinione
Dalle telecamere piazzate presso un chiosco della famiglia DE MAIO, vicino al pontile del Lungomare di Gioia Tauro, sono stati registrati veri e propri summit sulla gestione territoriale del narcotraffico, quella dei problemi interni, delle spartizioni territoriali e quant’altro. Sotto la luce del sole, con la connivenza degli abitanti, si svolgevano incontri fra boss, gregari e personaggi appartenenti anche ad altre ‘ndrine, allargando il panorama criminale, osservato nelle indagini.
Personaggio chiave, dal quale sono partire le indagini, il 64enne Boss dell’omonima consorteria mafiosa, arrestato stamani con gli altri, soggetto noto per l’estrema pericolosità sociale e i numerosi precedenti. Elemento di spicco della “‘ndrine federate” per le quali ha sempre operato e particolarmente attivo nei sanguinari anni 80/90 quando il terrore regnava sulla piana di Gioia Tauro.
Reggio Calabria: duro colpo alla ‘ndrina De Maio-Brandimarte, 17 arrestiArrestate 17 persone a Gioia Tauro (Reggio Calabria) ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale, concorso in detenzione, vendita e cessione a terzi di sostanze stupefacenti, anche in ingente quantitativo, del tipo cocaina, hashish e cannabis sativa, concorso in detenzione di armi e munizioni, danneggiamento, estorsione ed altri reati. |
Esito delle indagini
Con queste lunghe e complesse indagini si dimostrano anche i collegamenti con le cosche storiche degli ALVARO di Sinopoli i PESCE i CACIOLLA ed i BELLOCCO di Rosarno.
Oltre 200 gli agenti impegnati nell’operazione dalla Polizia di Gioia Tauro e della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, coadiuvati anche dagli equipaggi del reparto prevenzione del crimine di Udine, i quali, dopo i primi fermi, stanno procedendo alle perquisizioni domiciliari a carico di tutti gli indagati coinvolti.
Grazie a questa operazione, si è potuto sgominare una vera roccaforte della ‘Ndrangheta che usava il lungomare di Gioia Tauro, come il salotto buono di casa, sono state rinvenute anche intere piantagioni di marijuana in pieno centro, in quello che evidentemente consideravano il proprio giardino, unito alla casa.
Sono stati sequestrati al momento anche ingenti quantitativi di droga ed armi, mentre le perquisizioni stanno continuando.
A vario titolo ma tutti dovranno rispondere di reati quale l’Associazione a delinquere di stampo mafioso, finalizzata al narcotraffico internazionale, concorso in detenzione, vendita e spaccio di stupefacenti di vario tipo e in grandi quantitativi, concorso in detenzione di armi e munizioni, estorsione, ed altri reati.
Arrestati quindi in flagranza di reato, 16 malviventi che sono già sono stati tradotti in diverse case circondariali per disponibilità, mentre 2 sono stati posti agli arresti domiciliari.
L’Opinione
L’incessante opera delle forze dell’ordine infligge quindi un altro duro colpo alla criminalità organizzata in Calabria.
La quantità di operazione che si stanno svolgendo in contemporanea su queste terre rese ancor più calde dal maxi- processo in atto capitanato dal dott. Gratteri, dovrebbero catalizzare tutta la nostra attenzione, perché ciò che si sta svolgendo sotto i nostri occhi, troppo abituati a volgersi altrove è di una portata straordinaria. Benché su altri fronti, si registrino inchini alla mafia, i nostri uomini inprima linea, stanno veramente dando il meglio di sé e meritano tutto il nostro ringraziamento.
Dopo il lockdown, nessuno ci toglierà un gelato o una granita, gustati in tutta tranquillità e sicurezza, sul lungomare di Gioia Tauro, tornato a noi, grazie a voi.
Francesca Capretta / Cronaca Calabria