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Jorginho in conferenza stampa: «la nostra mentalità è aiutarci l’un l’altro»

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EURO2020 – Intervenuto in Conferenza stampa da Coverciano, Jorginho parla a pochi giorni da Italia-Svizzera. «Tutti hanno voglia di fare qualcosa di importante».

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pochi giorni dalla seconda giornata del Gruppo A di Euro 2020, Jorginho parla in conferenza stampa ai giornalisti. Tanti i temi toccati, dalla mentalità del gruppo squadra alle somiglianze con il Chelsea, con cui è fresco Campione d’Europa; da un paragone Barella-Kanté ai drammatici eventi di ieri che hanno riguardato Eriksen.

NESSUNO È INSOSTITUIBILE

«Abbiamo questa filosofia, tutti i giocatori l’hanno imparata. Tutti i giocatori hanno le caratteristiche per poter giocare così, più importante di chi sta in campo è la mentalità della squadra che vuole aiutarsi l’un altro e avere sempre palla. Chi sta in campo ha sempre questa mentalità».

VINCERE LA CHAMPIONS 

«È stato molto bello. È difficile descriverlo a parole, devi vivere quei momenti per capire. Ho ancora più fame di vincere, vorrei sentire quelle emozioni con la Nazionale, con questi ragazzi che sono bravi e lavorano tanto. La somiglianza con il Chelsea è il gruppo, anche qui c’è un gruppo meraviglioso che ha tanta fame e voglia di dimostrare. Tutti hanno voglia di fare qualcosa di importante, la somiglianza è il gruppo e la fame di vincere».

LEADER

«Quello che mi sento di dire è che sono un ragazzo, ci sono grandi giocatori con grande personalità. Quindi serve l’aiuto di tutti, dal mio a quello di Chiellini, Bonucci, Verratti, Donnarumma ecc. Io non me la sento di dire che c’è un leader solo».

GALLES-SVIZZERA

«Abbiamo guardato la partita: abbiamo visto un’ottima squadra che sa giocare, organizzata, con lo stesso tecnico da anni. Dobbiamo stare attenti ai meccanismi che hanno da anni. Hanno giocatori che hanno fatto più di due competizioni o tre insieme, ci sono giocatori esperti».

SUGLI INFORTUNI 

«Sono tante, tantissime partite, una dietro l’altra. Fai fatica anche ad allenarti. Avendo tante partite ravvicinate così, non riesci neanche ad allenarti: recuperi e giochi, recuperi e giochi. Tanti infortuni arrivano da quello. Se potessero darci una mano non sarebbe male».

ERIKSEN, KJAER E DANIMARCA-FINLANDIA

«Siamo al centro dello spettacolo ma il calcio va oltre a quello. La passione dei tifosi, il lavoro dietro le quinte di chi ci aiuta tanto, di quello non si parla molto. Il calcio è bello anche per questo, non solo per quello che avviene in campo. Quel che è successo ieri è veramente forte. L’ho sentita molto: in quel momento pensavo ai compagni, ai tifosi, a sua moglie che stava lì. A nome di tutti noi, faccio un grande in bocca al lupo a Eriksen, alla sua famiglia. Gli dico di essere forte».

FAME DI VINCERE

«Vincere è bello, dobbiamo essere felici delle vittorie. Festeggiamo quando si vince, è giusto, sempre, farlo. È una competizione difficile, non ho visto niente di eccessivo sulle celebrazioni della prima vittoria. Questa squadra non perderà mai l’umiltà e la fame di vincere. Gioire è giusto, vincere è sempre bello. Lavoriamo tanto per quello, quando si vince è giusto festeggiare. Hai raggiunto i tuoi obiettivi ma la prossima è sempre più difficile e poi ancora e ancora e ancora».

BARELLA COME KANTÉ?

«Barella come Kanté? Si assomigliano come caratteristiche. Hanno potenza fisica, corrono per tutti, per 120′, coprono tanto il campo. Devo dire che mi danno una grossa mano a centrocampo sul recuperare palloni. Credo che Nico assomigli molto a Kanté».

SU VERRATTI

«Spero di riaverlo presto, può darci tantissimo come qualità e personalità. Non vediamo l’ora di riaverlo perché può aiutarci tantissimo».


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