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Castellammare di Stabia

Italia, superata la prova del nove(per quattro)

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’Italia, pur soffrendo, batte a Wembley l’Austria ai supplementari per 2-1 e vola ai quarti. Gli azzurri passano la prova del nove, l’ennesima, la quarta per la precisione

Italia, superata la prova del nove(per quattro)

Anche questa è andata. La più importante, senza dubbio, ma anche la più emozionante. A Wembley l’Italia risponde presente: 2-1 all’Austria, pur non giocando un calcio emozionante, e pass quarti strappato. Si attende ora capire chi saranno i nostri avversari: la vincente di una tra Portogallo e Belgio, uno tra Lukaku e Cristiano Ronaldo, ma una cosa è certa, adesso sta per iniziare è un altro Europeo.

 

Un’Italia a due facce

La partita con l’Austria, senza troppi giri di parole, non ha convinto. Gli azzurri hanno fatto male. Dopo un buon primo tempo, in cui l’Italia avrebbe anche meritato il vantaggio per quanto fatto, nel secondo tempo è iniziato a subentrare il nervosismo. Effetto psicologico neanche minimamente sfiorato nelle tre partite del girone. L’Austria impone un gioco particolare, cercano di fare pressione e uniscono un’ottima fase difensiva con buonissime ripartenze. Gli uomini di Foda la partita alla fine l’avevano pure sbloccata con Arnautovic, pescato però in fuorigioco. Ci si attende una risposta da quel momento dell’Italia, ancora in totale balia dell’avversario. Segnali di ripresa che però hanno faticato ad arrivare fino al momento dei cambi, giunti però nel finale dei tempi regolamentari. Da lì  supplementari e poi è iniziata, un’altra, Italia-Austria.

 

I giovani talenti

Gli MVP di Italia-Austria alla fine sono tre: i due marcatori, Chiesa e Pessina, e Leonardo Spinazzola(premiato anche dalla Uefa). I due  subentrati hanno dato quella calma che all’Italia era mancata nel secondo tempo. Due reti nate tutte dall’individualità dei calciatori: Chiesa, aggancia prima di destro per poi chiudere di sinistro, mentre Pessina è bravissimo a portarsi la palla sul sinistro per poi angolarla e battere il portiere. Due ragazzi che forse hanno nel loro destino anche il futuro di questa Nazionale, partendo dalla panchina. Può e dovrebbe essere quello il loro ruolo: nei momenti di crisi e di difficoltà come ieri, scegliere di cambiare, di inserire questi giovani che alla fine ti permettono di continuare a sognare e di volare a Monaco di Baviera.

 

Un nuovo inizio

Come detto però, dai quarti, inizia un nuovo Europeo. Ma come, non iniziava dalla fase a eliminazione? In realtà no. Se si analizza il tabellone l’Austria è la peggior squadra che, sul piano tattico, l’Italia poteva affrontare e affronterà. Dai quarti la musica cambia, anche quella psicologica. Si inizia a scendere in campo contro squadre che avranno i favori del pronostico e che verranno a fare la partita. Non saranno chiusi come l’Austria per poi saper giocare di grande ripartenza, ma sarà una sfida a visto aperto.  Un po’ come i primi quindici minuti del match di ieri a Wembley, prima che l’Italia prendesse il controllo fino al quarantacinquesimo. La curiosità ora nasce spontanea: chi è meglio incontrare tra Belgio-Portogallo? Difficile scegliere la più “scarsa” o  la più abbordabile per gli azzurri. Sono due Nazionali che partono con i favori del pronostico ma dimentichiamo l’Italia vista ieri, perché non sarà così. Alla fine è vero, gli azzurri non saranno i favoriti, ma i pronostici sono fatti per essere smentiti.


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