E
’ giunta al capolinea l’avventura sulla panchina gialloblu per mister Di Costanzo. Da ieri l’ex allenatore del Messina,non è più il tecnico della squadra isolana,nei suoi confronti è stato adottato un provvedimento di “sospensione”per poi essere esonerato. Di Costanzo era arrivato alla fine di gennaio,dopo l’esonero di Dino Bitetto.Ha racimolato pochi punti,da segnalare soltanto la vittoria con il Catania al “Mazzella”,ma per poi conquistare zero punti in due scontri salvezza con Akragas e Melfi.Una media punti bassa,che ha fatto storcere il naso prima all’intera piazza isolana,e poi alla società.In un intervista rilasciata a Tuttomercatoweb.com spiega il motivo della separazione con i gialloblu. “Prima di me ne erano stati fatti quattro punti sempre in otto partite. Non ci si poteva aspettare un miglioramento netto, soprattutto perché l’obiettivo era quello di arrivare ai play-out nel miglior modo possibile, per poi conseguire la salvezza”.
Di Costanzo prima di andare via,ha salutato l’intera squadra lasciando un messaggio:”Credo in loro e sono sicuro che potranno raggiungere la salvezza.Questa squadra mi ha sempre seguito nonostante il ridimensionamento attuato a gennaio e le tante difficoltà oggettive. Sono amareggiato perché, con tutto lo staff, si stava programmando un lavoro prospettico proprio in funzione di un approdo agli spareggi nella migliore condizione fisica e psicologica”.
Da quando è subentrato al posto di Bitetto,è partito nel migliore dei modi conquistando anche una vittoria con una formazione blasonata come il Catania,poi c’e stato un periodo buio,dove il reparto offensivo aveva problemi a trovare la via del gol. “Tante difficoltà di vario tipo, come dicevo prima, e diversi errori tecnici in campo che hanno compromesso le partite. Ma la squadra poteva crescere, stava lavorando per farlo e i risultati sarebbero arrivati”.
L’ex trainer di Aversa e Messina non ha rimpianti:”Rifarei tutto quello che ho fatto e non ho rimpianti. Sabato abbiamo affrontato una squadra, la Fidelis Andria, in salute e con una difesa da record. Avevamo diverse defezioni in attacco, e col solo Kanoute terminale offensivo. E siamo riusciti a resistere in 10 per mezz’ora, dopo l’espulsione di Moracci, conquistando il punto. Non mi pare una cosa da poco”.
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