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CCELLENZA- Il neo difensore gialloblu ha parlato del suo ritorno sull’isola elogiando la società
Simone Vicidomini– “Certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano…”. Stiamo parlando del difensore isolano doc Andrea Impagliazzo che per la seconda volta ritorna sull’isola verde. Il difensore dopo aver militato nelle serie maggiori come C e D ha deciso di sposare il progetto “Made in Ischia” scendendo di categoria, giocando in Eccellenza. Il classe 1992 ha concluso assieme ai suoi nuovi e vecchi amici di squadra, la prima settimana di preparazione agli ordini di mister Iervolino. Difensore possente e spesso con il vizio del gol sotto porta, forse il più importante lo ha messo a segno proprio nello spareggio a Bacoli che valse la salvezza a quell’Ischia che fu.
Quali sono le sensazioni di Andrea Impagliazzo dopo la prima settimana di lavoro con l’Ischia? “E’ stato bello ritrovarsi qui dopo un po’ di tempo. Un’emozione. E’ come essere a casa sottolinea il difensore-. Abbiamo svolto una settimana di lavoro buona, intensa, ci siamo anche divertiti perché col mister Iervolino lavoriamo moltissimo con la palla in maniera intensa.
Stiamo cercando di assimilare i concetti che per alcuni possono essere nuovi mentre altri già li conoscono. Ci stiamo mettendo tutto il nostro impegno per ascoltare e seguire il mister “. Come va l’intesa con il tuo nuovo compagno di reparto Chiariello? “Si è lavorato poco in quanto partite vere e proprie avremo modo di trovare l’intesa giusta, al pari di tutti i compagni di reparto. Dobbiamo essere affiatati in tutti i reparti, non solo con un singolo calciatore. Penso che stiamo lavorando bene. Il tempo a disposizione c’è, sicuramente ci faremo trovare pronti”.
Dopo l’addio dei vecchi compagni di squadra, sei tra i calciatori più anziani della rosa. Avverti un po’ il peso delle responsabilità? “Sicuramente. La vita va avanti per tutti. Ci sono delle fasi. Ho iniziato con l’Ischia che ero un ragazzo, adesso sono più maturo. Se ci dovesse essere la necessità di mettere un pizzico di esperienza in alcune situazioni dare un consiglio ad un compagno più giovane, perché no. Con tutta l’umiltà possibile. Siamo un tutt’uno”.
Cosa ti ha spinto a ritornare a Ischia? A giugno eri in tribuna a sostenere la squadra nei play-off. “Ho seguito tutte le fasi finali dell’Ischia. La squadra era composta da amici, li conosco tutti. In primis per loro, anche a me che ero fuori ha fatto tanto male la sconfitta con la Mariglianese. In quel momento dentro di me ho cominciato ad avvertire l’esigenza di ritornare a casa, di ritornare ad allenarmi tutti i giorni insieme a quei ragazzi con cui avevo cominciato diversi anni fa.
Il lato umano, la famiglia, le origini mi hanno spinto a ritornare a Ischia. La società è ambiziosa, il presidente è una persona seria. Si lavora bene, è un ambiente sano e sinceramente penso che è una delle cose più importanti per stare bene in un gruppo, in una società. Questi sono stati i motivi principali del mio ritorno”.
Il 12 settembre inizierà un nuovo campionato di Eccellenza. Che obiettivo si prefissa Andrea Impagliazzo e che stagione ti aspetti? “Innanzitutto aspettiamo la pubblicazione dei gironi ufficiali, vediamo chi andremo ad affrontare. A prescindere da questo, mi aspetto un campionato di buon livello. Ci saranno sicuramente quattro-cinque squadre che punteranno al vertice come è giusto che sia. Da parte nostra, scenderemo in campo per cercare sempre di fare la partita, a giocare, mettendo in pratica quanto facciamo in allenamento. In ogni partita dobbiamo cercare di ottenere il massimo”.
Come detto poc’anzi hai assistito alle partite delle fasi finali tra maggio e giugno. Quali differenze ci sono tra la squadra che è arrivata all’appuntamento decisivo per la promozione e quella di oggi? “Rispetto alla scorsa stagione, si è cambiato un po’, sicuramente siamo una squadra più giovane. E’ la prima cosa che ho notato ma questo non significa nulla.
Penso che chiunque faccia parte di questo contesto, di questo gruppo, deve avere la responsabilità e la voglia di adattarsi a quello che ci chiede il mister e il suo staff. Se tutti avranno questa mentalità, allora potremo divertirci., altrimenti sarà dura”:
Prima della firma con l’Ischia, ci sono state alcune squadre che militano in categorie superiori che ti hanno cercato. “Sono sempre stato legato a questa maglia. L’Ischia mi ha permesso di iniziare a giocare nel calcio dilettantistico e poi professionistico. La riconoscenza c’è sempre stata. Come ogni ragazzo che gioca al calcio, ad un certo punto si prova a fare il salto di qualità poi naturalmente ognuno ha il percorso che si merita.
Sono arrivato fin qui, ho avvertito l’esigenza di tornare e non mi considero un lusso. Sono sempre la persona umile di qualche anno fa che si metterà a disposizione di tutti, chiosa Impagliazzo.