I
l lavoro a chiamata (intermittente) e quello in somministrazione sono tipologie contrattuali caratterizzate da una componente di stagionalità e da un’intensità lavorativa minore rispetto al lavoro standard. Secondo i dati Inps, i lavoratori a chiamata hanno svolto 9,9 giornate retribuite al mese mentre i lavoratori in somministrazione 21,6 giornate toccando il massimo della serie storica disponibile dal 2012.
Nel quarto trimestre 2018 prosegue l’aumento tendenziale del numero dei lavoratori a chiamata (+16 mila unità) ma rallenta leggermente il tasso di crescita (+7,1% rispetto al +8,5%, il +15,7% e il +67,0% nel terzo, secondo e primo trimestre; Figura 6). Dopo l’impetuosa crescita iniziata dal secondo trimestre 2017 (+76,1%), soprattutto a seguito dell’abrogazione del lavoro accessorio, negli ultimi tre trimestri questa tipologia contrattuale è tornata a un andamento più regolare.
Punti Chiave Articolo
Analogamente prosegue l’aumento tendenziale del numero dei lavoratori in somministrazione che, dopo il massimo raggiunto nel quarto trimestre 2017 (+27,6%), subisce un progressivo e significativo rallentamento della crescita negli ultimi quattro trimestri (+0,7%, 7,3%, +13,9% e +23,5% rispettivamente nel quarto, terzo, secondo e primo trimestre del 2018).
A giugno del 2017, in sede di conversione del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, il legislatore ha introdotto due nuove forme contrattuali destinate a regolare lo svolgimento di prestazioni di natura occasionale: Libretto Famiglia (LF) e il Contratto di Prestazione Occasionale (CPO). Il primo riguarda i datori di lavoro persone fisiche non nell’esercizio di attività imprenditoriale o professionale, il secondo tutti gli altri soggetti (associazioni, fondazioni, imprese, pubbliche amministrazioni, ecc.).
La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO), ha raggiunto nel quarto trimestre 2018, dopo oltre un anno di operatività, circa 20 mila unità con un importo mensile lordo medio che oscilla attorno a 250 euro circa. Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), nel quarto trimestre 2018 si sono attestati attorno a 8 mila unità, con un importo mensile lordo medio di circa 270 euro.
Denunce di infortunio mortale sul lavoro e di malattia professionale
Nel quarto trimestre del 2018 8 gli infortuni sul lavoro con esito mortale denunciati 9 all’Inail sono stati 207 (139 in occasione di lavoro e 68 in itinere), 26 casi in più (+14,4%) rispetto all’analogo trimestre del 2017; l’incremento ha interessato entrambe le modalità di accadimento: maggiormente in itinere 10 (+18 casi) che in occasione di lavoro (+8 casi). Ad incidere sull’aumento anche la maggior frequenza e consistenza numerica di eventi plurimi (ovvero quelli che causano contemporaneamente più vittime) negli ultimi mesi del
2018 rispetto a quelli del 2017, tra cui la frana a Isola di Capo Rizzuto in Calabria che ha ucciso quattro lavoratori impegnati in lavori di emergenza a una condotta fognaria, sette lavoratori coinvolti in tre incidenti stradali nel Lazio e in Lombardia e quattro operai deceduti in Puglia (due edili precipitati da una piattaforma di elevazione a Taranto e altri due lavoratori morti a causa dell’esplosione di una fabbrica di fuochi d’artificio in provincia di Lecce).
Confrontando i primi dati disponibili per l’intero anno 2018 con quelli del 2017, l’aumento delle denunce mortali, in termini percentuali, si ridimensiona 11 pur rimanendo significativo. Ha inciso sul dato annuale anche il verificarsi di eventi plurimi nel mese di agosto dove si è contato lo stesso numero di vittime da incidente plurimo dell’intero periodo gennaio-settembre 2017. Tra gli eventi più tragici di agosto il crollo del ponte Morandi a Genova con 15 denunce e i due incidenti stradali avvenuti in provincia di Foggia, in cui hanno perso la vita 16 braccianti, per lo più stranieri.
Con riferimento ai soli infortuni mortali in occasione di lavoro del quarto trimestre 2018, le 8 denunce in più sono il saldo di un aumento significativo nelle attività dei servizi 12 (+26 casi), di una sensibile riduzione in agricoltura (-16 casi) e di una sostanziale stabilità nelle attività industriali (-2 casi). Le vittime in più nei servizi riguardano soprattutto il trasporto e magazzinaggio e i servizi di supporto alle imprese.
Nel quarto trimestre del 2018 le denunce di malattie professionali protocollate dall’Inail sono state 15.575, in crescita (+4,8%, 708 casi in più) rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente. I primi dati diffusi per l’intero 2018 indicano un aumento del numero di denunce di malattie professionali pari al +2,5% rispetto al 2017.
L’83% delle malattie professionali denunciate nel quarto trimestre 2018 interessano i settori di attività economica dell’industria e servizi. Le denunce di malattia professionale sono in aumento nelle varie attività industriali e dei servizi mentre diminuiscono in agricoltura.
Il 52% delle patologie denunciate sono a carico del sistema osteomuscolare, a seguire le malattie del sistema nervoso (soprattutto sindromi del tunnel carpale) e le malattie dell’orecchio (ipoacusie).
L’incremento delle denunce nel quarto trimestre ha interessato, a eccezione del sistema respiratorio, quasi tutte le patologie, più sensibilmente i tumori (+14,5%) peraltro in calo nei precedenti trimestri e sull’intero anno (-0,9%).
COLLEGATE:
Dal lato dell’offerta, che include tutte le forme di lavoro autonomo e alle dipendenze, nel quarto trimestre 2018 l’occupazione stimata al netto degli effetti…
L’Istat, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l’Inps, l’Inail e l’Anpal pubblicano oggi in contemporanea sui rispettivi siti web la Nota…
Lascia un commento