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Incredibile ma (forse) vero: la Salerno-Reggio Calabria sarà la prima driverless

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ncredibile ma (forse) vero: la Salerno-Reggio Calabria sarà la prima a diventare un’autostrada 4.0, con pali di rilevamento, droni e wifi: la smart road prepara il terreno all’epoca delle auto driverless. E perchè no visto che, alla fine, veramente è stata completata!

Pali di rilevamento, droni e wifi, ecco le autostrade 4.0 di domani

La nuova infrastruttura per le «smart road» Anas progettata da Carlo Ratti Associati. Il piano parte subito con la Salerno-Reggio Calabria, poi Gra e Roma-Fiumicino

ROMA – Pali di rilevamento in grado di inviare informazioni utili sia ai conducenti di oggi che ai veicoli di guida di domani e droni, che consentono di monitorare la situazione del traffico, le condizioni meteo e l’inquinamento interagendo con tutti i mezzi in movimento. Saranno così le autostrade 4.0 di domani, le smart road prossime venture, secondo il progetto elaborato assieme all’Anas dalla Carlo Ratti Associati, studio internazionale di design e innovazione con sede a Torino.

I pali volanti  

Il programma, che punta a «digitalizzare» oltre 2500 chilometri di strade ed autostrade gestite dall’Anas, sperimenta nuovi modi di raccogliere e condividere dati sulla mobilità, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza e la gestione del traffico. In particolare, la nuova infrastruttura ruota intorno a una serie di droni, ribattezzati «flying poles» (pali volanti), che incorporano più sensori e servizi di connessione wifi in movimento. Sopra ogni palo fisso che costeggia l’arteria stradale c’è una stazione di ricarica da cui i droni possono decollare e iniziare a monitorare la strada. Grazie ai dati raccolti, il sistema può informare i conducenti, in tempo reale, delle condizioni della strada da percorrere. Messaggi diretti e personalizzati possono essere inviati al telefono cellulare di ciascun conducente o al sistema di navigazione di bordo di ciascun veicolo, che a sua volta può restituire il proprio feedback al sistema.

«Stiamo vivendo un momento di cambiamenti epocali nel campo della mobilità. Internet ha radicalmente trasformato il modo in cui ci muoviamo e come progettiamo le nostre strade», spiega Carlo Ratti, socio fondatore del Cra e professore di pratica delle tecnologie urbane presso il Massachusetts Institute of Technology. «Con questo progetto, miriamo a sovrapporre un livello digitale all’infrastruttura fisica esistente della nostra rete stradale, per raccogliere dati migliori sulle nostre autostrade. Il prossimo passo sarà quello di raggruppare questi dati con le informazioni già raccolte dalle singole auto, in uno scenario “Internet-of-Roads” che ci renderà pronti per l’altra svolta rivoluzionaria che è probabile che accada nel prossimo decennio, ovvero l’arrivo di veicoli a guida autonoma».

Il sistema dei droni  

I «bastoncini volanti», collocati a intervalli regolari, dispongono di una serie di sensori che rilevano tutte le principali variabili ambientali, dall’inquinamento atmosferico alla velocità del vento, all’umidità e ai cambiamenti meteorologici.A loro volta i pali fissi alimentano un sistema wifi che consente alle persone di rimanere sempre connesse a Internet mentre sono in spostamento. Un pannello informativo a bassa energia visualizza invece altre informazioni utili al guidatore.

Decollando dalle stazioni di ricarica situate sulla cima dei pali, i droni rappresentano un’integrazione dinamica alla nuova infrastruttura. Possono servire a scopi diversi principalmente legati alla sicurezza e alla manutenzione – dal monitoraggio di gallerie, viadotti o altre infrastrutture remote, per portare medicine o altre attrezzature di pronto soccorso ai conducenti, per rilevare incidenti, incendi o inondazioni che si verificano vicino all’autostrada. «Per gli sviluppi futuri della mobilità, non abbiamo necessariamente bisogno di più infrastrutture, ma di un’infrastruttura migliore. Raccogliere dati è fondamentale per raggiungere l’obiettivo di una maggiore efficienza stradale», afferma Saverio Panata, project leader del Cra. «In questo nuovo progetto che stiamo sviluppando con Anas, sono integrati nel sistema sistemi di feedback di informazione, in modo che tutti i partecipanti possano contribuire a un viaggio più liscio e più sicuro».

Si parte con la Salerno-Reggio Calabria  

Per vedere in funzione i nuovi sistemi non dovremo aspettare nemmeno troppo tempo. Lo scorso dicembre, infatti, l’Anas ha lanciato un bando di gara, valore 30milioni di euro, per costruire la nuova infrastruttura smart road in base alle specifiche di progettazione del Cra, compreso lo sviluppo di nuovi data center. In precedenza aveva già pubblicato bandi per 160 milioni di euro destinati ad interventi sulla Salerno-Reggio Calabria, ora ribattezzata A2 Autostrada del Mediterraneo, sul Grande Raccordo Anulare di Roma (A90), sull’Autostrada A91 Roma-Fiumicino, sull’itinerario Orte-Mestre della E45 ed E55, sull’Autostrada A19 Palermo-Catania e sulla RA15 Tangenziale di Catania ed altre strade di primaria importanza. A breve sarà aggiudicata la gara relativa alla A2, in modo da far partire i lavori entro il primo trimestre di quest’anno. Mentre per Gra e Roma-Fiumicino sono in corso di valutazione le offerte pervenute e si prevede di chiudere la gara entro il primo semestre 2018.

vivicentro.it/CRONACA
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lastampa/Pali di rilevamento, droni e wifi, ecco le autostrade 4.0 di domani PAOLO BARONI

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