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Castellammare di Stabia

Un figlio di Stabia sta ottenendo un’importante vittoria: Giovanni Esposito

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Mister Giovanni Esposito: una vita con i giovani. Sta per vincere un campionato, ma sogna di ritornare finalmente a casa

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Castellammare di Stabia quest’anno sembra una moda vincere e imporsi nello sport, in particolare nel calcio anche Mister Giovanni Esposito è pronto a festeggiare.

Vi abbiamo raccontato del campionato disputato dalla Juve Stabia che torna in serie B dalla porta principale con 77 punti in classifica, solo due sconfitte e la miglior difesa del campionato.

Vi abbiamo raccontato della vittoria dello Stabia Friends (promossi in prima categoria) e dello Sporting Carmine Ulisse (che ha vinto il campionato CSI girone della provincia di Salerno).

Questa volta vi raccontiamo la storia dello Sporting San Severino allenata da uno stabiese Doc, uno di quelli che ha frequentato la curva Sud di Castellammare, prima di buttarsi nel mondo del calcio da protagonista.

Questo è l’estratto dell’intervista:

Ciao Giovanni, ci racconti un po’ questa stagione?

Dopo la delusione della passata stagione terminata con la sconfitta nella finalissima play off, e con un gruppo di ragazzi giovanissimo, la delusione era tanta e avevo deciso di abbandonare, ma avevo un debito con il Presidente!

In più il rapporto di stima e amicizia che mi legava ai presidenti Abate e D’Auria e al Direttore Vicinanza non mi hanno permesso quest’anno di abbandonare.

Ho pensato anche che avevo avuto a disposizione un gruppo di calciatori giovani ma fantastici per impegno e professionalità.  Quindi sono ripartito più carico di prima.

Rispetto allo scorso anno ci sono giocatori nuovi o sei andato avanti con lo stesso gruppo?

In estate abbiamo fatto come la Juve Stabia, di cui sono grande tifoso: Abbiamo integrato il gruppo con tre ottimi calciatori, nonché ragazzi d’oro come Lioi, Celiento e Giuliani.

Giuliani è stato molto sfortunato: alla prima giornata si è infortunato, restando fuori sette mesi. E’ rientrato sabato scorso. A dicembre il Presidente mi ha chiesto chi doveva acquistare e gli faccio il nome di Minella, il cosiddetto 10 di Salerno, ragazzo perbene educato ma soprattutto un uomo.

Chi vuoi ringraziare per questo prossimo successo?

Il mio ringraziamento non si ferma solo a questi calciatori ma a tutti i miei ragazzi che in questi due anni hanno messo in campo lavoro e sacrificio. Poi a dispetto della categoria la società è di alto livello, organizzata e professionale, non ci hanno fatto mancare nulla! Abbiamo ottenuto 71 punti sul campo e non è cosa da poco.

Normalmente non chiediamo ad un allenatore di farci un nome in rosa che ha dato un contributo importante per il salto di categoria, ma il rapporto di amicizia che ci lega mi spinge a chiedertelo.

Un elogio in particolare lo faccio a Ragazzo capitano della squadra, un calciatore di altra categoria: 27 sono stati i gol messi a segno lo scorso anno e 26 quest’anno. Cosa aggiungere di più, se siamo il miglior attacco del torneo penso sia principalmente merito suo.

Nella tua carriera è il primo campionato che vinci?

E’ il sesto campionato che vinco: dopo Paestum Juniores, Libertas Stabia Juniores, Gladiator, Ischia e Savoia categoria allievi ora sta per arrivare questo successo.

In futuro che ha pensato di fare Giovanni Esposito?

Tutti mi chiedono del futuro e tante sono le voci che mi vogliono su una panchina o su un’altra. Mi fa piacere tutto questo interesse nei miei riguardi, ma per adesso posso dire che sono solo voci. Dopo due anni di duro lavoro, voglio scegliere il mio futuro con calma.

Adesso vorrei festeggiare con i miei ragazzi e le persone che mi sono state vicine. In particolare con il mio secondo Danilo Aversa e con Antonio Ragone, preparatore dei portieri, che mi hanno aiutato tanto ad ottenere questo prossimo successo. Sono dei professionisti seri che ogni allenatore vorrebbe avere al proprio fianco, sono stato fortunato ad incontrarli nel mio percorso professionale. Auguro a loro una carriera importante.

Appunto carriera importante, ma qual è il sogno nel cassetto di Giovanni Esposito?

Come ti ho detto di successi ne ho avuti in passato, soprattutto lavorando con i giovani. Sono stato il secondo di Sasa Campilongo a Taranto, un’esperienza difficile ma che mi ha formato tanto.

Il mio sogno non può che essere quello di tornare a “casa”, magari allenando una formazione delle giovanili della Juve Stabia, la Primavera, sarebbe il massimo. Chissà, il destino potrebbe realizzare questo mio sogno. Per ora incrocio le dita per questo campionato di Prima Categoria, ci manca solo un punto per vincerlo matematicamente e sabato faremo di tutto per regalarlo alla società e ai nostri splendidi tifosi.

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