Gaetano Imparato, giornalista della Gazzetta dello Sport, è intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione “Juve Stabia Live”
Imparato (Gazzetta): “Juve Stabia, laboratorio tipo il Foggia di Zeman”
Gaetano Imparato, giornalista della Gazzetta dello Sport, è intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione “Juve Stabia Live” che va in onda ogni giovedì dalle ore 21 in diretta sulla pagina Facebook “Juve Stabia Live”.
Le sue dichiarazioni sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it
“La Juve Stabia meritava sicuramente qualche punto in più. Il girone di andata è stato positivissimo, mi piace come si sta strutturando la società. È un anno di assestamento che fatto bene deve fruttare per il futuro.
L’inserimento in società di Pavone lo ritengo molto positivo, è uno dei più bravi direttori sportivi in Italia. Ultimamente si è trovato in delle società dove pur avendo creato delle ottime squadre, le società hanno fatto venire meno le forse economiche.
Questo assetto societario mi da l’impressione di un tirocinio, che può essere fatto al figlio di Fabiani, con questo senatore del calciomercato come Pavone, in una struttura formata da buoni imprenditori, in una realtà come Castellammare, che può essere come un laboratorio. Quello che non è stato più il Foggia, vista anche la presenza di Padalino.
La cosa che mi ha fatto piacere di questa società è stata la ricomposizione della frattura con Clemente Filippi, che ha vissuto la storia della Juve Stabia stando in trincea. Mi è dispiaciuta l’uscita di scena di Persico. In generale la voglia di modificare le pedine la ritengo una scelta giusta. Questi imprenditori li vedo motivati anche perché nelle loro attività si sono messi in evidenza proprio per la loro caparbietà.
Tutti ritengono che dopo la sosta ci sia un altro campionato. Penso che in avanti non accada nulla perché la Ternana è molto forte. La Juve Stabia se si incattivisce può recuperare alcune posizioni, anche perché ha tutti i presupposti per farlo, deve migliorare solo la fase realizzativa.
La Juve Stabia che mi ha fatto venire la pelle d’oca è stata quella di Di Marzio. Mi piaceva molto sentire come dirigeva la squadra. Quella è la squadra che mi rimarrà dentro per tutta la vita”.
a cura di Giuseppe Rapesta