Ilva, Martina: “La sceneggiata di Di Maio è costata 80 milioni, chi li ripaga?”
“Sono andati in giro, in lungo e in largo, a cercare fantomatiche soluzioni, salvo poi chiudere la partita esattamente nel solco del lavoro che i governi del Pd avevano costruito”. Così Maurizio Martina, segretario del Partito Democratico, ha attaccato i Cinque Stelle dal palco della Festa dell’Unità di Ravenna sulla chiusura della trattativa per la cessione dell’Ilva grazie all’accordo firmato al Mise tra azienda e sindacati.
“Caro Di Maio, se hai una faccia sola, chiedi scusa a Taranto e all’Italia per le bugie che hai raccontato e per le falsità che hai venduto prima della campagna elettorale e anche dopo”, ha detto il segretario del Pd.
Anche il suo predecessore, Matteo Renzi, dalla piazza di Firenze, è tornato sulla questione: “Ci hanno detto che noi facevamo del male ai bambini di Taranto e i 5 Stelle hanno detto che avrebbero chiuso l’impianto. Poi sappiamo cosa hanno fatto: sono stati costretti a fuggire dalla manifestazione di Taranto”
“Nelle rivoluzioni chi parte giacobino finisce per finire sul patibolo”, ha concluso.
Intanto, ieri, solo dopo il raggiungimento dell’accordo, è stato pubblicato il parere dell’avvocatura di stato che dà ragione a l’ex Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda che conseguentemente ha chiesto le dimissioni del leader 5stelle reo di aver tenuto nascosto e di aver distorto il testo del parere.
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