Il sindaco di Messina aveva emanato un’ordinanza a seguito della quale ha fatto sgombrare dei clochard per poi pubblicare il video.
Con “ordinanza N. 190 DEL 15.07.2019 – Misure a tutela della sicurezza urbana e del decoro del centro abitato – (D.L. 20/02/2017 n. 14 convertito in Legge 18/04/2017 n. 48 e integrato con D.L. 04/10/2018 n. 113, convertito con Legge 01/12/2018 n. 132)” il sindaco di Messina Cateno De Luca nonché pure sindaco della Città Metropolitana (ex provincia di Messina), ha disposto una serie di divieti e restrizioni di accesso a delle aree urbane, quali stazioni, piazze, vie, ospedali, scuole, università, ville, mercati, negozi e chiese, in cui verrà applicato, allorché necessario, l’ordine di allontanamento.
Ne avevamo scritto in un articolo “Un’ordinanza sindacale a Messina per il decoro urbano e la sicurezza”.
Ieri 13 agosto, Cateno De Luca, ha diffuso sul suo profilo Facebook il video dello sgombero di alcuni clochard davanti al Palacultura della città dello Stretto, da parte della Polizia municipale.
De Luca ha commentato l’accaduto con entusiasmo, sottolineando che veniva applicata la sua ordinanza anti accattonaggio. L’iniziativa del primo cittadino ha suscitato molte polemiche sui social.
“A quelli che si sono indignati, dico che siete degli ipocriti – aggiunge il sindaco di Messina – L’alternativa c’è e si chiama ‘Casa di Vincenzo’, una struttura di accoglienza che offre un ricovero notturno, snobbato da tali individui – dice De Luca -I clochard sono stati più volte redarguiti. Fanno parte di una vasta organizzazione che proviene da Catania”.
A polemizzare col sindaco anche il consigliere del Pd, Alessandro Russo che per protesta si era messo ai semafori a lavare i vetri delle macchine.
De Luca alla provocazione aveva risposto con la prima diretta Fb in cui cacciava un lavavetri “Questo è razzismo? No, voglia di fare rispettare il decoro urbano”, aveva detto durante la diretta il sindaco, lo scorso 7 agosto, sottolineando come l’uomo avesse sporcato l’area in cui sostava accanto al semaforo e liquidando il biasimo sull’ordinanza come “critiche sterili, inutili e banali” di “moralisti da strapazzo”.
“Al netto di norme e ordinanze, trovo il metodo assolutamente squalificante – interviene anche Antonio De Luca, deputato regionale dei 5stelle – sia per la città che per chi subisce questo comportamento, un conto è essere invitato a lasciare la postazione, altra cosa è questa spettacolarizzazione in diretta Facebook, se la poteva risparmiare: un essere umano non può essere trattato così, bianco, nero, verde, vagabondo, non è accettabile ledere in questo modo la dignità umana, senza se e senza ma, come piace dire a lui. Molti cittadini hanno provato disagio a vedere questo video”.
Non ci si può non domandare da queste pagine che necessità c’era di postare il video violando la dignità umana e rischiando di istigare a forme di emulazione arbitraria.
A
dduso Sebastiano
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