L’addio dell’attuale tecnico del Napoli sarà una scelta condivisa soltanto di facciata
La temperatura in casa Napoli sale, il presidente Aurelio De Laurentiis sembrerebbe essere intenzionato ad esonerare l’allenatore Carlo Ancelotti a prescindere dal risultato di questa sera contro il Genk, con la speranza di risollevare le sorti della sua squadra e di riportare il club almeno al quarto posto in campionato.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna de Il Roma:
“Se non ora, quando??Aurelio De Laurentiis prosegue la sua riflessione su Carlo Ancelotti. Riflessione che lo starebbe portando a decidere per la svolta in panchina. Il prescelto è uno soltanto, Rino Gattuso, che domenica pomeriggio ha detto ‘no’ alla Fiorentina e che aspetta il Napoli. Ma quando?? Questo lo deciderà De Laurentiis, che in queste situazioni è imprevedibile al 100%. Aspetterà la partita di questa sera per fare le ultime conclusioni. Ovviamente un’improbabile debacle del Napoli porterebbe all’esonero di Ancelotti senza se e senza ma, ma la decisione del presidente non è legata al risultato di questa sera. De Laurentiis è sicuro del passaggio del turno, ma il suo pensiero è al campionato. Voleva delle risposte contro Milan, Bologna e Udinese: non le ha avute. In più teme che il famoso 5 novembre non sia la causa di quanto sta accadendo al Napoli, ma l’effetto. L’effetto di un rapporto difficile tra l’allenatore e i calciatori, a causa di un modulo e idee di gioco mal digerite, e soprattutto dell’utilizzo di tanti calciatori utilizzati fuori ruolo, finiti poi travolti dalle critiche. In più la situazione dei contratti non rinnovati, che ha portato alcuni senatori a un malessere che ha contagiato tutta la rosa fino a esplodere nell’ammutinamento del 5 novembre. Una ribellione che Ancelotti non ha saputo gestire, finendo mestamente con l’andare in ritiro da solo dopo Napoli-Salisburgo di Champions League. Lì che De Laurentiis ha capito che l’allenatore aveva perso il controllo dello spogliatoio. Approccio morbido nei confronti dei calciatori, che pian piano hanno finito col diventare troppo ‘capuzielli’. De Laurentiis ha lasciato ad Ancelotti esprimere tutte le sue doti di conciliatore, ma sul campo si è riversata la grande quantità di problemi che si è accumulata nei mesi scorsi. Senza una reazione, il presidente teme che il Napoli possa uscire fuori dalla prossima Champions League e anche fuori dall’Europa League. C’è uno spogliatoio scollato che non può che aggravare la situazione. Ecco perchè sta riflettendo (non avrebbe ancora deciso) se chiamare Ancelotti per concordare un addio ‘soft’?(non si parlerebbe di esonero, ma di addio consensuale) e affidare alla grinta di Gattuso uno spogliatoio ribelle e tendente all’anarchia. L’ex allenatore del Milan porterebbe in campo il suo collaudato 4-3-3 che ben si adatta ai calciatori del Napoli, e soprattutto porterebbe un po’ di aria nuova e una guida che dovrebbe entrare in empatia coi giocatori. Soprattutto, Gattuso cercherà un modo per aiutare i giocatori a gestire la questione multe, proponendo un patto con il presidente: se a fine anno il Napoli raggiungerà il piazzamento Champions tutto sarà annullato, o alla men peggio i giocatori saranno rimborsati con dei premi. Un compito difficile per Ringhio, che intanto non vede l’ora: dovrebbe annunciare un incarico di sei mesi con opzione ‘verbale’ per un altro anno di contratto in caso di piazzamento Champions. In più, Gattuso potrebbe convincere De Laurentiis a prendere Ibrahimovic per ‘regolare’ definitivamente lo spogliatoio, soprattutto se Mertens e Callejon non rinnoveranno. Quando accadrà ??Presto, forse già in queste ore. O magari prima del Parma, oppure dopo. Deciderà De Laurentiis”.
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