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Il primo quantum computer italiano è made in Naples

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’innovazione tecnologica mondiale si muove verso il quantum computer, ed è nato il primo in Italia: SEEQC System Red, nel campus federiciano di San Giovanni a Teduccio.

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In breve

L’azienda SEEQ, specializzata in quantum computing, ha annunciato il primo Computer Quantistico Italiano full-stack, SEEQC System Red, che si trova nel campus federiciano di San Giovanni a Teduccio.
In grado di risolvere problemi e calcoli troppo complessi per i computer classici, SEEQC System Red è stato concepito per imitare i sistemi di calcolo quantistico con controllo e lettura analogici convenzionali.
Questo primo quantum computer italiano rappresenta un passo importante nell’innovazione italiana e sulla missione dell’intero settore del quantum computing.

Il primo quantum computer italiano è made in Naples

L’innovazione tecnologica sta sempre più puntando verso il quantum computer. Questa nuova tecnologia sfrutta le leggi della fisica e della meccanica quantistica per risolvere problemi e calcoli troppo complessi per i computer classici.

L’azienda SEEQ, specializzata in quantum computing, ha annunciato il primo Computer Quantistico Italiano full-stack, SEEQC System Red, che si trova nel campus federiciano di San Giovanni a Teduccio.
Questo primo quantum computer italiano rappresenta un passo importante nell’innovazione italiana e sulla missione dell’intero settore del quantum computing.

SEEQC System Red è stato concepito per imitare i sistemi di calcolo quantistico con controllo e lettura analogici convenzionali.
Inoltre, entro i prossimi mesi, verrà lanciato il computer quantistico digitale di prossima generazione basato su chip SFQ, i primi chip superconduttivi completamente digitali per il controllo, la lettura e il multiplexing di un computer quantistico.

Il quantum computing rappresenta un successo napoletano ed una possibilità di innovazione non solo per l’Italia, ma per tutto il mondo.

Ad incarnare questo successo è proprio lab manager Arzeo, un giovane ricercatore napoletano di 37 anni che dopo essersi laureato in Fisica dello Stato Solido all’Università Federico II, un dottorato in microtecnologia e nanoscienza presso la “Chalmers University of Technology” di Goteborg ed un’esperienza di ricerca al CERN di Ginevra, a distanza di dieci anni è rientrato nella sua Napoli.

«Per me – precisa Arzeo senza nascondere la dovuta contentezza – è un forte motivo di orgoglio essere riuscito a tornare in Italia per svolgere il lavoro per cui ho studiato facendo anche tanti anni di formazione in giro per l’Europa. Sicuramente non me lo sarei mai aspettato dieci anni fa, quando sono partito la prima volta da Napoli, di essere qui oggi ad annunciare il primo quantum computer d’Italia».

«Il nostro essere qui – motiva lab manager di SEEQC-EU a Napoli – darà chiaramente nuove opportunità di lavoro per i giovani talenti. In più il solo fatto di avere la prima piattaforma di computazione quantistica qui a Napoli, in un laboratorio ospitato dalla Federico II, certamente permetterà anche a tutte le aziende del territorio di avere un accesso privilegiato a questa tecnologia potendo beneficiare del vantaggio del quantum computer in maniera più immediata». 

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