Il prossimo 15 giugno ci sarà a Messina il primo “Gay Pride” dello Stretto. Nel cinquantesimo anniversario dei moti di Stonewall.
I moti di Stonewall, chiamati anche nel loro insieme dal movimento gay statunitense rivolta di Stonewall o semplicemente Stonewall, furono una serie di violenti scontri fra gruppi di omosessuali e la polizia a New York. Il primo scontro avvenne la notte del 27 giugno 1969 poco dopo l’1:20 a.m., quando la polizia irruppe nel Stonewall Inn, un bar gay in Christopher Street nel Greenwich Village, un quartiere del distretto di Manhattan a New York. Viene generalmente considerato simbolicamente il momento di nascita del movimento di liberazione gay moderno in tutto il mondo. Per questo motivo il 28 giugno è stato scelto dal movimento LGBT come data della “giornata mondiale dell’orgoglio LGBT” o “Gay pride”. Simbolo dei moti di Stonewall è diventata la donna transessuale Sylvia Rivera, che si vuole abbia cominciato la protesta gettando una bottiglia contro un poliziotto.
Ora anche Messina avrà il suo GayPride. Lo annuncia la comunità Lgbti dello Stretto, protagonista dell’evento insieme alle tante associazioni che aderiscono. Tutti gli anni in Italia vengono organizzati circa 30 gay pride, a formare una “Onda Pride 2019”, a cui si aggiungono tutti i gay pride organizzati in giro per il mondo non solo in estate ma anche in inverno.
Il primo Gay Pride nazionale ufficiale si svolse invece nel 1994, a Roma, e vide la partecipazione di oltre diecimila persone (numero destinati a crescere esponenzialmente nelle edizioni successive). Di origini più recenti è l’Onda Pride, nata nel 2013: si tratta di un nuovo tipo di organizzazione delle manifestazioni che ha l’obiettivo di creare una sinergia tra tutti i Pride del territorio nazionale, senza più la designazione di un’unica città per il Pride nazionale.
A
dduso Sebastiano
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