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Il premio Pulitzer 2014 che ci insegna l’importanza dell’arte

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Il premio Pulitzer 2014 che ci insegna l’importanza dell’arte è Donna Tartt, l’autrice che vinse con la narrativa del suo Il Cardellino.

Il premio Pulitzer 2014 che ci insegna l’importanza dell’arte

Il premio Pulitzer 2014 che ci insegna l’importanza dell’arte è Donna Tartt, l’autrice statunitense che vinse con la narrativa del suo romanzo Il Cardellino, edito per l’Italia da Rizzoli nel 2013.

I

l romanzo si basa sulla sottrazione del dipinto omonimo di Fabritius dal Metropolitan Museum di New York da parte di un bambino, il protagonista, in seguito ad un attentato terroristico. Allo snocciolarsi della trama personale del protagonista (quasi un romanzo di formazione), il quadro diviene quasi un luogo metaforico: quello della memoria, in seguito alla perdita della madre; quello dell’infrazione, con l’inizio dell’assunzione di droghe; quello della colpa, in seguito all’omicidio di chi tentava di rubarlo.

Eppure, il quadro viene rubato. Per intenderci: per il ladro, l’arte è solo un passe-partout. Ma un passe-partout di valore, per cui vale la pena rischiare anche la vita.

Il romanzo non termina solo in riferimento alla crescita personale del protagonista, ma alla conclusione della vicenda di restituzione del quadro. Il Cardellino, infatti, dopo anni di prigionia, è restituito alla pubblica visione nel Metropolitan Museum.

Prima ancora di essere travolti dalle discussioni sul ruolo della cultura e dell’arte in atto al giorno d’oggi in relazione alla circolazione del virus e ai tentativi di limitarne la circolazione, Donna Tartt ha dato una risposta importante ai quesiti che, polemicamente o no, in questi mesi ci siamo posti.

Perché chiudiamo i teatri, i cinema e, in ultima istanza, i musei? E, soprattutto, perché questi ultimi sono stati tenuti aperti dal governo proprio finché non si è potuto fare altrimenti?

Ciò che è vero, è che l’arte, intesa complessivamente, è un bene pubblico. E, nella letteratura così come nella realtà, è inscindibile dalla vita dell’uomo. In qualche modo, persino parallela ad essa: nessun decreto potrà sottrarcela.

È necessario che i vertici governativi tengano a mente lo statuto culturale del nostro Paese per evitare il collasso del settore nei prossimi mesi. Che sia dal punto di vista architettonico, letterario o dell’arte visiva, l’Italia ha da sempre basato le sue risorse sul settore terziario. A buon merito.

Photo by Sharon McCutcheon on Unsplash

Lorenza Sabatino

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