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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblù di Juve Stabia – Bisceglie 0 – 2

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Tonfo casalingo per la Juve Stabia, superata al Romeo Menti da un ottimo Bisceglie, che con un gol nella fasi iniziali della gara ed uno nell’ultima azione di gioco, porta a casa tre punti importanti

PODIO

Medaglia d’oro: a Daniele Paponi, tutto cuore in campo. Non brillante, come quella di tutta la Juve Stabia, la prestazione del 10 stabiese, che però mette sul terreno di gioco grinta, voglia di vincere e fame, di gol, e non. Nonostante una squadra non in giornata e non in grado di assistere in modo costante le punte, Paponi è l’elemento che va maggiormente vicino al gol, mancato anche a causa della solita dose di sfortuna. E’ infatti l’ex Latina che più di ogni altro tenta di raddrizzare la gara, andando in pressing, a contrasto e cercando di risvegliare la squadra dal torpore  Meriterebbe miglior fortuna il suo colpo di testa coraggioso, su cross di Melara, che sfiora soltanto il palo alla destra di Crispino.

Medaglia d’argento: a Luigi Viola, solito motore della squadra. Il centrocampista della Juve Stabia si mette alle spalle la sfortunata autorete di Fondi con una prestazione fatta di corsa e di sostanza. Il numero 15 si prende la responsabilità delle giocate difficili in un pomeriggio da incubo, in cui la palla sembra costantemente scottare; non è un caso che sia lui ad andare vicino al gol con una staffilata dalla distanza non ben trattenuta dall’estremo difensore del Bisceglie. Anche nel marasma di oggi, bussola della squadra.

Medaglia di bronzo: a Gabriel Strefezza, che entra in campo col piglio giusto. La panchina iniziale rinvigorisce le energie fisiche e nervose del fantasista brasiliano, che regala nuova verve ad una squadra obiettivamente spenta. Sfortunatamente per Strefezza, e per tutta la Juve Stabia, la prestazione della ripresa è addirittura peggiore di quella del primo tempo, con il 21 brasiliano che non trova compagni nel suo tentativo di far cambiare marcia alle Vespe. Predica nel deserto.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Luigi Canotto, forse nella peggiore versione stagionale. Molte giocate dell’ex Trapani avranno ricordato ai tifosi stabiesi quelle di Sandomenico, esterno che nella scorsa stagione troppe volte tentava di risolvere le gare da solo. Come il suo predecessore, Canotto fin dalle prime battute di gioco sceglie di volersi prendere la copertina, provando giocate e dribbling a dir poco forzati. Le qualità non mancano, tant’è che in più occasioni la giocata riesce, ma il 18 esagera sempre, preferendo al passaggio per il compagno libero l’ulteriore tunnel e/o dribbling. Ad incidere negativamente sulla sua prestazione, inoltre, due errori, uno tecnico ed uno comportamentale. Nel primo caso Canotto sciupa da pochi passi il solito cioccolatino confezionato da Melara, sparacchiando alto una palla solo da appoggiare in rete; nel seconda circostanza, invece, l’esterno calabrese mostra platealmente il proprio disappunto quando viene richiamato in panchina, mancando di rispetto a tifosi, allenatore e compagni. Gara da cancellare sotto ogni aspetto.

Medaglia d’argento: ad Alessandro Mastalli, che “firma” la rete del vantaggio pugliese. Il Capitano stabiese parte bene, avendo sul piede la palla dell’1 – 0 ma la sua conclusione da buona posizione finisce alta; al decimo, però, il 24 controlla male una palla (va detto non servita con i giri giusti da Melara) innescando il contropiede del Bisceglie concluso in rete da D’Ursi. L’errore iniziale condiziona la prestazione del giovane centrocampista stabiese, non più in grado di scrollarsi di dosso il peso della responsabilità per il gol subito dalla Juve Stabia. Caserta, vedendolo non al top, lo richiama in panchina nella ripresa. Giornate storte capitano anche ad un Capitano.

Medaglia di bronzo: a Carlo Crialese, inconsistente sulla fascia sinistra. Brutta prestazione del terzino romano, che soffre ogni iniziativa del Bisceglie. Se la squadra di Alberga non sfonda sull’out destro, non ha invece difficoltà a prendere campo sulla fascia sinistra, dove Crialese non tiene mai Azzi, che in più occasioni salta il 14 stabiese creando superiorità numerica. Anche la quadrupla carambola con cui in nerazzurri sfiorano già nel primo tempo la rete dello 0 – 2 nasce dalla chiusura svogliata di Crialese, puntualmente saltato dal diretto avversario. In tal senso va, anche menzionata l’assistenza, pressoché nulla, in fase di copertura offerta da Canotto a Crialese.

R

affaele Izzo


Juve Stabia TV


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