Juve Stabia corsara a Cava dei Tirreni. Nel derby segnato dal ricordo di Catello Mari, la rete di Paponi decide il match e regala la settima vittoria stagionale alle Vespe
PODIO
Medaglia d’oro: a Daniele Paponi, non la fuoriserie ma il suv 4×4 della Juve Stabia. Avete presente quelle auto dal kilometraggio altissimo ma dalle prestazioni assicurate? Paponi nella gara di Cava è stato esattamente così: il 10 delle Vespe ha macinato kilometri, preso botte, combattuto contro la difesa Cavese, mantenendo però massima lucidità avanti alla porta. Bravo, insistente e fortunato Paponi a trovare la rete che sbanca il match, sfruttando alla perfezione l’imboccata di Di Roberto. Specialista in gol pesanti che, tra l’altro iniziano ad essere anche tanti. Leader.
Medaglia d’argento: a Paolo Branduani, che abbassa la saracinesca. La vittoria porta la firma (anche) del portiere della Juve Stabia, costantemente presente nel match. Primo tempo, di super lavoro per il 26, costretto a uscire più volte sulle scorribande della Cavese. Interventi sempre con i tempi giusti, quelli di Branduani, che nella ripresa si esalta. Doppio intervento prodigioso di Branduani sul colpo di testa di Manetta: se da applausi è la parata, da urlo è il riflesso con cui Branduani agguanta la palla che danza sulla linea di porta. Due rinvii imprecisi non macchiano la grande prova di Branduani. Felino.
Medaglia di bronzo: a Magnus Troest, il gigante gialloblu. Prestazione monumentale per il difensore danese, che respinge ogni pallone che arriva dalle sue parti. Che la serata per Troest sia di quelle positive lo si capisce subito, con l’ex Novara che al pronti via incorna in rete la palla del vantaggio ma, pare, in fuorigioco. Senza fronzoli, senza badare al sottile, ma tremendamente efficace, Troest regge la difesa della Juve Stabia con esperienza e leadership. Grazie anche ad Allievi (subito prezioso al rientro), il biondo numero 20 si conferma difensore di categoria superiore, bravo anche a non farsi condizionare dal cartellino giallo che gli sarebbe costato il match di sabato col Catania. Testa fredda e cuore caldo.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Nunzio Di Roberto, non pervenuto per quasi la totalità del suo match. Per fortuna sua e della Juve Stabia, il “quasi” è l’assist dell’11 per la rete con cui Paponi decide la gara. Fermo restando il passaggio decisivo, da Di Roberto ci si attende un apporto ed una incisività decisamente superiori. Imprescindibile per lui ritrovare una condizione fisica adeguata.
Medaglia d’argento: a Fahd Aktaou, ancora lontano dal calciatore visto in precampionato. Gara timida per l’esterno olandese, timoroso nel proporsi in fase di spinta. Dopo un primo tempo giocato a ritmi molto bassi, nella ripresa Aktaou svolta, rendendosi protagonista di iniziative interessanti.
Medaglia di bronzo: a Roberto Vitiello, in affanno nelle ultime gare. Nessun errore da matita blu per il terzino, che appare però meno brillante e leggero rispetto alle prime gare della stagione. Dopo essere stato uno dei “turbo” della Juve Stabia, è più che comprensibile una leggera flessione.