Una Juve Stabia coraggiosa riesce a strappare un punto alla Casertana, la quale si fa rimontare da Diop dopo essere passata in vantaggio con Bonifazi.
Campionato Lega Pro, girone C, 14/02/16, Casertana . Juve Stabia 1 – 1
PODIO
Medaglia d’oro: a Stefano Russo, stilisticamente non perfetto ma estremamente efficace. L’estremo difensore che aveva dovuto abbandonare il posto da titolare per molti mesi a causa di un infortunio alla spalla, torna finalmente a vestire la maglia da numero 1 e ripaga la fiducia concessagli dai Zavettieri con un’ottima prestazione. Russo risponde sempre presente a tutte le chiamate degli attaccanti della Casertana, che in più occasioni vanno vicini al gol, ma gli interventi dell’estremo difensore stabiese sono sempre puntuali e precisi. Solo la rete acrobatica di Bonifazi sugli sviluppi di un calcio d’angolo sfugge ai guantoni del portiere ex Salernitana che, però, ha il grande merito di tenere in partita le Vespe durante il forcing con cui la Casertana cerca di raddoppiare e chiudere i conti. Sono almeno 6 gli interventi decisivi di Russo, di cui quello di piede su De Angelis lanciato a rete e la respinta sul colpo di testa, sempre dell’ex attaccante gialloblù, da applausi. Unica nota stonata della prestazione di Russo è forse la ruggine dovuta ai tanti mesi trascorsi fuori dal campo, che non consente all’estremo difensore di intervenire in modo del tutto sicuro, facendogli preferire in più occasioni la respinta anziché la parata vera e propria. Piccoli difetti che, siamo sicuri, verranno limati di partita in partita.
Medaglia d’argento: ad Abou Diop, croce e delizia dell’attacco stabiese. La pantera nera con il suo ingresso in campo, subito dopo il vantaggio casertano, mette in pratica il piano di Zavettieri, che lo aveva tenuto fuori dall’inizio proprio per sfruttarne la freschezza e la cattiveria con il calare fisico degli avversari. L’attaccante senegalese è bravissimo a crearsi praticamente da solo la rete del pareggio: Diop si avventa sul pregevole lancio di Maiorano prima che la palla sia preda dei centrali della Casertana, e dopo averli sovrastati fisicamente, beffa Gragnaniello in uscita con uno scavetto di destro. Poco dopo, però, Diop si divora un gol di una facilità e banalità clamorosa, sparacchiando alto a pochi metri dalla porta un pallone lavorato egregiamente da Del Sante. L’attaccante ex Lecce, sembra ancora una volta, come nei classici cartoni animati, avere sulle sue spalle da una parte un diavoletto e dall’altra un angioletto: quando a prevalere è l’angioletto nascono gol incredibili, quando invece ha la meglio il diavoletto, Diop dimentica come fare gol. Oggi ci sembra di poter dire che è finita in pari anche tra le due “anime” di Diop.
Medaglia di bronzo: a Stefano Maiorano, che si riprende le redini del centrocampo gialloblù. Il centrocampista di Battipaglia, invocato da settimane per la sua importanza tattica, ritrova finalmente il posto da titolare e, pur non essendo al top della forma, cambia subito il volto del mediana stabiese. Insieme ad Obodo, Maiorano forma una diga difficile da superare per gli avversari e mette la sua intelligenza tattica al servizio della squadra. Maiorano si assume anche la responsabilità di impostare il gioco, nonostante la costruzione non sia una delle sue principali peculiarità, tanto da firmare con un lancio millimetrico l’assist per il pareggio di Diop, scattato sul filo del fuorigioco e premiato dal centrocampista ex Catanzaro. Ora che il recupero di Maiorano sembra definitivamente completato, la Juve Stabia ha finalmente un centrocampista di qualità e quantità da affiancare all’instancabile Obodo.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Francesco Lisi, ancora deludente e per nulla propositivo. L’esterno arrivato dal Rimini ha la colpa di lasciare costantemente in inferiorità numerica Contessa, spesso preso in messo dalle ripartenze sull’out mancino della Casertana. La scarsa vena in fase di copertura di Lisi non è compensata, però, da vivacità o intraprendenza offensiva, tanto che l’esterno è sempre facilmente stoppato dai difensori rossoblù. Da censurare, inoltre, è un folle colpo di tacco con cui Lisi, una delle rare volte in cui si disimpegna in fase di copertura, restituisce palla agli attaccanti della Casertana, permettendo loro di ritentare l’assalto alla porta di Russo.
Medaglia d’argento: a Sergio Contessa, in affanno per buona parte del match. Se la catena di sinistra funziona poco la colpa non è soltanto di Lisi ma anche di Contessa, probabilmente non ancora ripresosi bene dai fastidi fisici accusati da qualche settimana. Il terzino non riesce quasi mai nelle sue sgroppate che tante volte creano scompiglio agli avversari, rimanendo quasi sempre bloccato e lasciando gli attaccanti privi di rifornimenti dalla fascia sinistra. Il numero 3 si rende poi protagonista di un errore non da lui, sbagliando un controllo, proprio col sinistro, all’altezza del dischetto, dopo essere stato pescato da Cancellotti, bravo a vedere il taglio del compagno in area di rigore. Contessa pecca anche di lucidità quando stende con una trattenuta vistosissima Giannone in area di rigore, costringendo l’arbitro a decretare il penalty per la Casertana; fortunatamente il guardalinee annulla la decisione del direttore di gara segnalando il fuorigioco dell’attaccante casertano. Una disattenzione, quella di Contessa, che poteva costare carissimo alle Vespe.
Medaglia di bronzo: all’ansia da prestazione che assale gli uomini di Zavettieri sotto porta. E’ incredibile come le Vespe sentano la pressione proprio quando il gol è ormai a pochi passi, se non addirittura centimetri, tanto da sbagliare le più facili delle palle gol. Oggi i due centravanti della Juve Stabia, Del Sante e Diop, hanno fatto a gara nel fallire la palla gol più clamorosa tanto che anche a mente fredda risulta difficile dire quale de due attaccanti abbia commesso l’errore più grossolano. A questi vanno aggiunti gli errori di Contessa, le due zuccate di Romeo messe fuori da ottima posizione ed altre palle gol sprecate. Serve più serenità in zona gol per poter portare a casa vittorie e punti pesanti.
Raffaele Izzo