La Juve Stabia centra l’incredibile pareggio ad Ascoli grazie al colpo di testa del proprio portiere, Ivan Provedel, che al 95esimo minuto insacca il collega Leali.
PODIO
Medaglia d’oro: ad Ivan Provedel, uomo della serata stabiese. Il 22 è decisivo quando le sue parate possono tenere in vita la Juve Stabia. Incolpevole sui gol dell’Ascoli, l’ex Empoli nega la rete a Trotta con il gran riflesso che leva il pallone dall’angolo alla sua sinistra. Intervento di spicco replicato poco dopo, ancora su Trotta, per respingere il colpo di testa a botta sicura del centravanti bianconero. La gara di Provedel assume caratteri leggendari all’ultima azione regolamentare, con il portiere in tenuta arancione a svettare sul collega Leali regalando l’incredibile pareggio alla Juve Stabia. Un colpo di testa, in tutti i sensi, pazzo quanto coraggioso che lo consegna alla storia della Juve Stabia.
Medaglia d’argento: ad Alfredo Bifulco, imprendibile per la difesa dell’Ascoli. L’esterno della Juve Stabia offre la migliore prestazione della sua stagione, riuscendo in ogni giocata che tenta con coraggio. Non un caso che i difensori marchigiani riescano a fermare l’11 stabiese solo abbattendolo senza troppi complimenti: incredibilmente non concesso il primo rigore, giustamente sanzionato il secondo, entrambi frutto della vivacità di Bifulco. Per l’esterno anche un gran destro che costringe Leali al super intervento.
Medaglia d’oro: ad Alessandro Mallamo, quantità e qualità al servizio della Juve Stabia. Gara da tuttocampista quella del 30 delle Vespe, bravo a creare spesso superiorità numerica a suon di strappi e giocate di fino. A colpire del centrocampista, la velocità di pensiero che gli consente di anticipare le intenzioni degli avversari. Alla tecnica si aggiunge il tanto lavoro sporco di Mallamo, metronomo con i polpacci di un mediano.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: alla poca intesa tra Nicholas Allievi e Lito Fazio. La rocambolesca carambola tra i centrali stabiesi consegna all’Ascoli il vantaggio di Scamacca, quasi sorpreso dal regalo della difesa gialloblu. A complicare la gara dei due difensori, le rispettive ammonizioni che ne condizionano le giocate, inevitabilmente portandoli a giocare col freno a mano tirato. Nessun errore netto ma piazzamento rivedibile per i due anche in occasione della seconda rete dei marchigiani, con tutta la retroguardia della Juve Stabia infilata dall’accelerazione dei rivali.
Medaglia d’argento: a Luigi Canotto, troppo sprecone al cospetto di Leali. Solita gara a velocità vertiginosa per il 18, capace di saltare senza difficoltà il diretto avversario e non solo. Da incorniciare le sue giocate fino ad un istante prima della conclusione, momento in cui la lucidità di Canotto inciampa nella frenesia. Clamorose le due occasioni da rete sciupate dall’ex Trapani, che da posizione più che favorevole, prima calcia fuori cercando la palla ed effetto, e poi colpisce in pieno Leali. Avesse anche l’istinto killer in zona gol potrebbe essere decisivo non solo in Serie B.
Medaglia di bronzo: alla direzione di gara condita da troppi elementi dubbi. Emblema della giornata storta della terna arbitrale, il rigore solare non concesso a Bifulco, perfino ammonito nella circostanza per simulazione. Non solo il penalty negato perchè nella ripresa la Juve Stabia vede annullarsi il gol del sorpasso di Vitiello, pescato in un più che dubbio fuorigioco.