Il Napoli vola colorato di bianco e di azzurro trascinato da Capitan Insigne
Sono 4 i goal segnati col Crotone, che si sommano ai 4 contro la Roma. E’ un Napoli che fa sognare quello delle ultime due uscite in campionato. Un Napoli tinto di bianco e di azzurro…Con l’Argentina che scorre nelle vene. Filo rosso quello che collega la città partenopea al paese sudamericano. Storicamente. Nel nome di Diego, che vive attraverso chi scende in campo e che siede in panchina. Nello stadio Maradona e in trasferta.
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Gli uomini chiave
E’ Lorenzo Insigne a percorrere questa tratta e ad indicare la strada ai compagni. Si ripete il capitano dopo il goal su punizione che ha ricordato il Numero 10. Anche contro i crotonesi, il ragazzo di Frattamaggiore ha disegnato calcio, siglando, in particolare, una rete da lontano, piazzando il colpo nell’angolino. Corsa, abbraccio a Gattuso, ritorno in mezzo al campo: l’esultanza dell’attaccante è emblema delle sue ultime prestazioni, fatte di passione e sacrificio. Lo segue un Diego. Che di cognome fa Demme. Presenza silenziosa la sua. Un gran lavoratore, Diego, autore di un goal che sorprende, perché da lui poco te lo aspetti. Questione di nome, forse. Ritorna a splendere anche Piotr Zielinski, che dopo il Covid, ha trovato non poche difficoltà a riconquistare una buona forma fisica e mentale. Accanto all’ex Lipsia e Bakayoko, talvolta più avanti sulla linea di Insigne e Lozano, il polacco può giocare liberamente e imbeccare compagni con ottime intuizioni. Delle sue qualità nessuno ha mai avuto dubbi, spesso, invece, si è dibattuto circa la sua attitudine in campo. Meno improvvisazione, più lucida follia: è questo che i tifosi si aspettano dal centrocampista.
Solidità difensiva e l’incognita Fabian
Il duo Ospina-Meret e la coppia Manolas-Koulibaly hanno trovato la propria dimensione. Nelle ultime 4 trasferte il Napoli ha subito solo una rete. Fu Roberto Insigne, fratellino di Lorenzo, al primo goal in serie A, a superare il colombiano. Gioco del destino. Destino che in quest’ultima stagione del Napoli pare farla da padrone. Destino che vuole Fabian ancora in una zona d’ombra rispetto ai compagni. Un bruco che riesce a diventar farfalla solo in alcune occasioni, spesso lontano da Napoli. Gattuso dovrà capire nelle prossime settimane come gestire al meglio lo spagnolo.
Giovedì si scenderà in campo in Europa League, nell’ultima partita del girone, contro il Real Sociedad. L’obiettivo è qualificarsi e conquistare il pass per i sedicesimi. Sarà la prima volta del Napoli allo stadio Diego Armando Maradona. Presumibilmente vestito di bianco e di azzurro, affinché quel filo rosso, che collega i partenopei al Pibe de Oro, possa essere tangibile.
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