Il Napoli torna a giocarsi la finale di Supercoppa Italiana. Dopo aver battuto il Milan 2-0 in semifinale, gli Azzurri affrontano il Bologna detentore della Coppa Italia in carica.
Gli uomini di Conte inchiodano il Bologna, la verticalità offensiva del Napoli, incarta Italiano, che non trova soluzioni, e con un Napoli più offensivo ed un Ravaglia in condizione normale, avrebbe potuto perdere con un parziale molto più abbondante.
Il Napoli vince un trofeo con una forma straripante, ma è d’obbligo sottolineare la lista d’infortunati, per dare ancora più rilevanza alla vittoria. Tra i nomi più illustri ci sono De Bruyne, Anguissa, l’appena rientrante Lukaku, Meret, Gilmour e Beukema; perso il rifinitura.
Un Neres straripante
David Neres è il protagonista indiscusso di questa Supercoppa, sta sera, dopo 40 minuti dove sembrava che la palla non volesse proprio entrare, col Napoli che ha avuto più di tre occasioni, Neres si inventa la perla.
Tiro a giro sul secondo palo, Ravaglia non può nulla ed è 1-0.
Nel secondo tempo è ancore una furia, in pressing su Lucumì, ruba palla e scavalca Ravaglia, 2-0 al cinquantottesimo. A nulla serve l’ultima mezz’ora se non ad altre numerose occasioni da gol sciupate dal Napoli.
Di Lorenzo eguaglia Maradona
Così come El Pibe de Oro, Giovanni Di Lorenzo alza Scudetto e Supercoppa Italia nello stesso anno. Così com’era accaduto nel 1990, il Napoli vince Campionato e Supercoppa.
Nel 1990 fu il Napoli di Maradona contro la Juventus, vittoria per 5-1. Quest’anno invece c’è il Bologna, vittoria per 2-0.
In mezzo tra queste due, c’è la Supercoppa del 2014 a Doha, vinta contro la Juventus di Allegri ai rigori, un trofeo targato Benitez-Higuain.
Nel nuovo formato, il Napoli già aveva perso una finale di Supercoppa, nel 2023 contro l’Inter, dove per poco non arrivava ai supplementari in 10 uomini.
Per il Napoli è il settimo trofeo dell’era De Laurentiis, il secondo di Antonio Conte, che vince due trofei consecutivi col Napoli.






