<em>Il matrimonio fa bene al cuore e allunga la vita? Un nuovo studio che ha coinvolto quasi 1.000.000 di persone ha confermato quello che già altre ricerche hanno sostenuto: le nozze fanno bene alla salute
Il Matrimonio fa bene al cuore: frase sentita tante volte eppur vera (sembra)
Già diverse ricerche avevano sottolineato come il matrimonio faccia bene alla salute.
Anzi di più: il matrimonio allunga la vita, specie se avete una storia familiare di malattie cardiovascolari.
Questo dato è stato confermato anche da uno studio inglese dell’Aston Medical, unico per estensione del campione in analisi.
Lo studio segnala, per la prima volta, che anche il matrimonio è in grado di allungare la vita ai pazienti affetti dai tre maggiori fattori di rischio per le malattie cardiache:
- colesterolo elevato,
- diabete e pressione alta,
responsabili insieme di più dell’80% degli infarti.
Lo studio dell’Aston Medical School di Birmingham infatti, indica che tra coloro che hanno subito un attacco di cuore, chi è in coppia ha il 14 % in più di probabilità di sopravvivere rispetto ai single che hanno vissuto il medesimo evento
Ebbene, secondo i risultati,:
- i pazienti sposati con elevati livelli di colesterolo hanno potuto contare su un 16% più di probabilità, rispetto ai singoli, di restare vivi alla fine dello studio.
- i pazienti diabetici sul 14% in più
- coloro che avevano la pressione alta sul 10% in più.
Il matrimonio quindi allunga la vita?
Forse sì, forse no, di sicuro si vive meglio (se la coppia è “sana”) e poi diversi studi sembrano proprio dar credito a quella che sembrava un a frase fatta tanto per….
Sembra infatti vero che, da studi fatti su quasi un milione di adulti, sia risultato che sposarsi abbassi il colesterolo cattivo e regoli la pressione arteriosa. Non solo. Proteggerebbe anche dal diabete.
E poi, ecco che ci si mette anche la Cronaca a dare una clamorosa conferma al tutto.
Il fatto è accaduto nei giorni scorsi nel reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, diretto dal professor Mauro Rinaldi dove c’è stato un caso che ha dell’incredibile.
Una storia iniziata nel modo più drammatico per un uomo di 47 anni che ha deciso le nozze temendo il peggio ma che poi è terminata nel più felice dei modi.
Ricoverato in pericolo di vita e posto sotto cura si può annotare che la strategia funziona bene, ma via via emergono problemi legati alla terapia scoagulante, necessaria per l’ECMO, che impongono la richiesta urgente di un cuore nuovo.
L’incertezza e la decisione di convolare a nozze ricorrendo al matrimonio, definito “in fine vita”.
Matrimonio che è stato celebrato dall’Ufficiale di Stato Civile del Comune di Torino il pomeriggio, con palloncini e cuori rossi illuminati dalla luce del diafanoscopio, che si trova proprio a fianco del suo letto.
La svolta
Intanto arriva la segnalazione della disponibilità di un cuore compatibile per cui parte subito un volo speciale per il prelievo del cuore e la sala operatoria a Torino viene allestita per il giovane sposo.
Il lieto fine
«E’ una doppia notizia bellissima a lieto fine per l’uomo e per la coppia – commenta Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute -.
Complimenti alle nostre équipes e al sistema trapianti, che ancora una volta si confermano punto di eccellenza della Città della Salute.
Ma ancor di più complimenti e congratulazioni ad un uomo e ad una coppia nati e poi rinati dopo il trapianto di cuore».
Questo, in breve il caso che sembra proprio confermare che il Matrimonio allunga la vita e mi piace, in questo momento, chiudere la mente a ricordi neri di matrimoni funesti.
Domani è la giornata Mondiale del Bacio e quindi mi fermo a quanto ci da serenità, speranza e conforto.
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