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ontinuano gli spettacoli del Circo Montecitorio che va ad esibirsi anche a Bruxelles portando mami, ballerine ed illusionisti che, a quanto sembra, non incantano il pubblico locale. Grande successo invece, in casa, del riaperto mercato di Vacche e Ovini della premiata ditta Berlusconi & Co strettamente adiacente al circo del quale utilizza il serraglio.
Procedendo con ordine partiamo da Bruxelles dove si è recato il Premier Conte per provare a far passare il programma del Governo italiano. Dopo gli incontri, il premier dice: “Confidiamo di chiudere entro Natale”, epperò, poco fa, a raggelare e smorzare speranze e sorrisi di sollivo, sono giunte le dichiarazioni del commissario Moscovici:
Punti Chiave Articolo
“l’Italia dovrebbe compiere ulteriori sforzi per il bilancio 2019”,
“è un passo nella giusta direzione” dice ancora Moscovici “ma ancora non ci siamo, ci sono dei passi da fare forse da entrambe le parti”
Nel frattempo il governo ha dato l’okay al Decreto semplificazioni.
Fra i provvedimenti, l’abolizione del Sistri, l’acronimo di Sistema Integrato di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti, che – a suo modo – è una storia tutta italiana.
Istituito nel 2007 è entrato in vigore nel 2010 ma, in realtà, in 8 anni non ha mai funzionato tra problemi operativi, ricorsi al TAR ,sanzioni comminate e poi revocate, infinite polemiche. Nel frattempo però è costato ben 141 milioni allo stato, e soprattutto alle imprese tenute a versare un contributo per un servizio inesistente oltre a sostenere spese per apparecchiature e formazione del personale. In particolare l’obbligo ha riguardato tutti quegli enti e quelle aziende che, nell’ambito della propria attività, producono rifiuti speciali quindi dalle Industrie ai commercianti, agli artigiani, fino ai trasportatori.
Ora, con il decreto semplificazioni, il Sistri scompare per sempre e verrà sostituito dal nuovo sistema che sarà più snello ed eficiente. E anche più economico per tutti, promettono al Ministero dell’Ambiente.
Intanto, Conftrasporto chiede allo stato un contributo da destinare alle imprese come risarcimento per i costi sostenuti. In caso contrario minaccia una class action.
Unico dato positivo ce lo dà lo Spread che, questa mattina, si è presentato in calo. In questo momento a 265 punti base, conseguenza diretta – sembra – della proposta presentata ieri dal Presidente del Consiglio Conte al presidente della commissione Junker un deficit al 2,04% dal 2,4 iniziale.
Purtroppo il sospiro di sollievo è subito sopito dal tacito annuncio della riapertura, a margine del circo Montecitorio, del vecchio mercato delle vacche sempre patrocinato dalla premiata ditta Berlusconi & Co, e le compravendite sembrano procedere bene: gia vendute/acquistati tre manzi-gialli, altri tre in fase di chiusura asta mentre si sta preparando a far salire in pedana un gregge di ovini-verdi.
Povera Patria!
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