Il giallo della Campania: i video strazianti dal Cardarelli e le foto della mobilità sul lungomare. Ma la regione resta dello stesso colore.
Il giallo della giallissima Campania: sanità e mobilità
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l giallo della Campania: nonostante i video strazianti di pazienti in condizioni di disastroso abbandono provenienti dall’ospedale Cardarelli (così afferma la voce fuoricampo che registra il video) e le foto del lungomare affollato nel fine settimana, la regione resta dello stesso colore.
Il video proveniente dal Cardarelli inizia con la voce fuoricampo che afferma “questo è deceduto” e l’inquadratura si sofferma sul corpo di un paziente privo di sensi disteso sul pavimento del bagno. Gli operatori sanitari puntualizzano: “è il pronto soccorso”. L’inquadratura si sposta sulla sala adiacente, in cui gli infermieri sono attorniati da barelle.
Un anziano è disteso scompostamente su una barella che accoglie anche le vettovaglie del pranzo non consumato: “non sappiamo se è morto o se è vivo”. E l’inquadratura si sposta su una paziente sdraiata su un fianco “della signora non sappiamo niente”.
Le inquadrature sfrecciano distrattamente sugli altri pazienti ricoverati e le barelle sono incastrate nello spazio disponibile: una scena agghiacciante, a cui si stenta a credere. In ogni caso, la gravità della situazione è determinata sia dall’azione di soggetti disposti a far circolare fake news che, nel caso in cui fosse vero, dalla difficoltà della situazione negli ospedali campani.
La redazione ha provato a mettersi in contatto con l’ospedale Cardarelli (ufficio amministrativo, ufficio stampa e risorse umane) senza riuscire a ricevere risposta.
Il video circolante sul web, dopotutto, è anonimo: pertanto, le immagini vanno considerate con un ampio beneficio di inventario e con la dovuta cautela.
Tuttavia, ciò non fa che alimentare i sospetti sulla situazione reale della regione Campania: il governatore De Luca non fa che sottolineare l’azione di trasparenza finora svolta, ma i dati parlano diversamente dalle immagini.
Piuttosto che al video, è da riferirsi alle foto ritraenti il lungomare straripante di passeggianti e auto in colonna, nonché il motivo principale di critiche nei confronti del sindaco Luigi De Magistris, per questo tacciato di incompetenza per la mancata chiusura della zona.
Discutibile o no, la scelta del sindaco ha evitato che a Napoli si presentasse la situazione presentatasi a Salerno: in seguito alla chiusura del lungomare, i passanti si sono riversati nelle strade del centro che, urbanisticamente, si presentano come stretti e difficilmente percorribili mantenendo la distanza sociale
Attualmente, per le strade di Napoli la situazione sembra sotto controllo: fino alle 17 a Piazza San Domenico Maggiore i tavoli sono occupati solo sporadicamente. Alcuni ragazzi studiano (in coppia), adulti bevono uno Spritz e, nella maggior parte dei casi, ai tavoli si serve caffè.
Perché il caffè a Napoli, si sa, è un vero e proprio rito. A un tavolo dei ragazzi si esercitano con dei vocalizzi che risuonano in tutta la piazza. Sembra che il conservatorio si sia trasferito tra le vie della città. Così come l’università e i sogni dei giovani avventori.
Se c’è qualcosa di buono nella pandemia è la rottura delle pareti degli edifici istituzionali.
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