Cosa prevede la norma. Concorsi. 48 mila assunzioni. Scuolabus gratis per i bambini più bisognosi. Didattica innovativa. Collaboratori scolastici.
Il decreto istruzione è legge
A
pprovato in via definitiva il decreto scuola: con 160 voti favorevoli, 121 contrari e nessuna astensione, il Senato dà il via libera al provvedimento con il voto di fiducia chiesto dal Governo. Il decreto, approvato in prima lettura dalla Camera il 3 dicembre scorso, prevede norme per il reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti.
Il Ministro all’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha detto a margine di un evento a Firenze che si tratta di “un primo passo per rimettere al centro del Paese la Scuola, l’Università e la Ricerca”. Ha poi aggiunto che il via libera della Camera al decreto scuola “porta una serie di novità importanti sul reclutamento degli insegnanti, i ricercatori, tante cose che hanno a che vedere con il funzionamento della scuola, dell’università e del mondo della ricerca. Dopo anni di disinteresse torniamo a mettere al centro la scuola, l’università e la ricerca. In particolar modo garantendo la continuità didattica, velocizzando il reclutamento di docenti e ricercatori, abbattendo il precariato, sburocratizzando il settore e rafforzando
“Un impegno mantenuto nei confronti di chi lavora in scuole, atenei e enti di ricerca” scrive su Twitter la vice ministra all’Istruzione, Anna Ascani “Arrivano le prime risposte, nuovi concorsi e misure prese con responsabilità per migliorare la qualità del sistema di istruzione e formazione. Un risultato importante”.
ll sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca Lucia Azzolina ha dichiarato “Il Senato ha approvato in via definitiva il decreto scuola. Ci abbiamo lavorato tanto. In meno di tre mesi abbiamo dato alcune risposte che sono un punto di partenza importante per mettere ordine nel sistema di istruzione. Ringrazio i colleghi di maggioranza e di governo per la collaborazione che ha caratterizzato questo percorso. Potevamo fare meglio? Io credo che intanto abbiamo posato una pietra. Questo decreto è un inizio, non un punto d’arrivo. Ora dobbiamo costruire una visione nuova di scuola. Stabilità, innovazione sostenibile, inclusione, devono essere le nostre parole chiave. Stabilità perché se le norme che muovono il sistema cambiano di continuo la scuola non va avanti, ma arranca. Servono regole chiare. Innovazione perché la scuola deve stare al passo con i tempi. Non ci saranno rivoluzioni calate dall’alto: metteremo a frutto le tante pratiche già esistenti e messe in campo dai nostri stessi insegnanti. Ogni cambiamento deve essere sostenibile e non creare stress al sistema, questa sarà la linea guida. Dobbiamo poi includere di più, facendo in modo che, come richiede la Costituzione, all’articolo 34, la scuola sia veramente aperta a tutti. Tutto questo possiamo farlo con gli strumenti normativi e amministrativi che abbiamo a disposizione, compreso il decreto scuola. Al MIUR Social siamo già al lavoro per la sua attuazione e per dare rapidamente seguito alle novità contenute nel provvedimento. Novità che nei prossimi giorni vi racconterò qui, sui mie canali social, con schede di dettaglio e approfondimenti.”.
Si legge sulla pagina Fb del Movimento 5Stelle che “Sono previste 48.000 assunzioni a tempo indeterminato di insegnanti. Due concorsi, uno straordinario, rivolto a chi lavora nella scuola da almeno 3 anni, e uno ordinario, per tutti gli altri che abbiano ovviamente i titoli e il merito per iniziare ad insegnare, permetteranno a migliaia di docenti di uscire da una frustrante condizione di precariato. Scuolabus gratis per i bambini più bisognosi. Il costo sarà stabilito sulla base delle condizioni economiche della famiglia, per cui riduciamo o azzeriamo completamente la quota che le famiglie versano per i servizi di scuolabus. Call veloce. Assumiamo docenti per coprire i posti che ogni anno restano vuoti e che, di solito, vanno a supplenza. Daremo la possibilità ai vincitori di concorso, agli iscritti nelle graduatorie e agli idonei di concorso, di spostarsi, se lo vogliono, in altre regioni per essere assunti. Didattica innovativa. Tra le materie oggetto di aggiornamento e formazione dei docenti ci sarà anche l’educazione digitale e la programmazione informatica. Collaboratori scolastici. Semplifichiamo le procedure per assumere oltre 11.000 collaboratori scolastici impegnati in servizi di pulizia e mantenimento del decoro nelle scuole”.
Incertezze tuttavia pervengono dalle associazioni degli insegnanti “Nel provvedimento mancano quegli interventi strutturali necessari per risolvere l’atavico e sempre più grave fenomeno della ‘supplentite’ che conta ancora 200mila precari” dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti “Adesso è necessario che la macchina organizzativa si metta subito in moto, così da consentire entro l’inizio del prossimo anno scolastico l’immissione in ruolo dei precari interessati dalla procedura di stabilizzazione”.
Il decreto diventerà legge dal momento della sua pubblicazione del testo sulla Gazzetta ufficiale.
Lascia un commento