Le 12.950 pattuglie impiegate nella vigilanza stradale hanno fatto 76.000 controlli di persone contestando 30.510 infrazioni al C.D.S. Le violazioni accertate per eccesso di velocità sono state 4.680, sono state ritirate 556 patenti di guida e 1.611 carte di circolazione. I punti patenti decurtati sono stati 63.791.
I conducenti controllati con etilomentri e precursori sono stati 9.312, di cui 81 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica mentre quelli denunciati per guida sotto l’effetto di sostanza stupefacenti sono stati 7.
Il fenomeno infortunistico ha registrato un aumento rispetto al 2020, relativamente agli incidenti totali con persone che hanno riportato lesioni. In particolare, sono stati rilevati 682 sinistri stradali, di cui: 11 con esito mortale e 13 persone decedute, 264 con lesioni e 420 persone ferite.
Il confronto con il 2020, tuttavia, non è realmente rappresentativo del trend dell’incidentalità stradale, alla luce dell’abbattimento dei valori del fenomeno infortunistico registrati in tale anno, quale naturale conseguenza dei divieti imposti alla mobilità in funzione del contenimento della pandemia da COVID-19.
Sono proseguiti i controlli nel settore del trasporto professionale che ha visto impegnati 217 operatori, tra poliziotti e dipendenti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che hanno controllato 277 veicoli pesanti, accertando 303 infrazioni e ritirando 69 carte di circolazione.
Anche sul fronte della prevenzione la Polizia Stradale non ha risparmiato energie per raggiungere l’obiettivo ambizioso di azzerare il numero delle vittime della strada. Tutti gli utenti della strada, dal pedone, al conducente di monopattino, fino ad arrivare all’autostrasportatore, devono essere consapevoli che solo con condotte corrette si può salvaguardare la vita propri e degli altri.
ICARO, BICISCUOLA, L’UNIONE FA LA SICUREZZA, GUIDA E BASTA, INVERNO IN SICUREZZA E VACANZE SICURE sono solo alcune delle tantissime campagne di educazione stradale con cui la Polizia Stradale tenta di diffondere la cultura di una guida consapevole e i giovani che sono automobilisti del futuro, possono essere la chiave di volta del cambiamento se si smarcano da falsi miti, da cattivi maestri e, soprattutto, da abitudine di guida dannose.
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