Non essendo stata abbassata l’Iva sugli assorbenti il capogruppo del M5S ha motivato con l’inquinamento dando consigli alternativi alle donne.
L’Iva sugli assorbenti è rimasta intatta e la soluzione consigliata sarebbe quella usare i lavabili o la coppetta mestruale. Francesco D’Uva, capogruppo 5stelle alla Camera dei Deputati, ad Omnibus, trasmissione de La7, ha spiegato: “Non abbiamo abbassato l’Iva sugli assorbenti perché non c’era la copertura finanziaria in quel provvedimento. E, in più, noi siamo anche per l’ambiente, non siamo a favore degli assorbenti usa e getta. Ci sono delle possibilità non inquinanti, come le coppette mestruali e i pannolini lavabili”.
Forse se si fosse fermato alla sola prima parte sarebbe passato indenne dalle critiche piovuto del mondo femminile. I maschi, che per certi versi, non abbiamo certe esigenze come il mondo femminile, forse dovremmo limitarci nel continuare, come da secoli (bui), a dire alle donne come persino organizzarsi intimamente, tanto più che finalmente viviamo in un’epoca più civile e con strumenti moderni.
Le dichiarazioni del parlamentare pentastellato hanno infatti scatenato una ridda di polemiche sui social, ma anche il dissenso della conduttrice della trasmissione, Gaia Tortora, e dell’ex magistrato Antonio Di Pietro, che ha commenta: “Cambierei tema, dai”. Tortora invece obietta: “No, vabbè, ma ci fate tornare ai pannolini lavabili? Grazie“. D’Uva però ha replicato stizzito: “Poi non ci lamentiamo che l’inquinamento aumenta”.
I commenti delle donne sui social sono stati a valanga: “D’uva è per l’ambiente quando si parla di assorbenti. Spero che acquisti spazzolini in bambù, che usi dentifricio fai da te, che non compri le lamette con il manico in plastica e che acquisti solo saponette bio”; “Quante volte ho augurato a un uomo un giorno di mestruazioni. A D’Uva auguro un anno continuato, con tanto di macchie sui pantaloni”; “Oramai buona parte dei prodotti usa e getta attualmente in commercio può essere tranquillamente riciclata, se si ha cura di separare i vari materiali da cui è composta”.
A queste pagine sono giunti anche dei disappunti, qualcuno anche indicando, sotto il profilo fiscale, una interessante soluzione: “mi meraviglio delle deputate”; “Questo è aiutare le famiglie?”; “Poteva anche dire che bisogna trovare le coperture e non dire quelle corbellerie. Lo farei lavare a lui un pannolino o un assorbente e poi vediamo se gli piace. Poteva parlare del fatto che il Ministro Costa ha presentato end of wast per riciclare I pannolini ecc. invece di consigliare coppette e cose che non sa manco lui cosa sono”; “In i Inghilterra li danno gratis”; infine una proposta interessante: “metterli nel 730 quali spese per presidi sanitari”.
Gli assorbenti lavabili hanno una forma che ricorda molto quella degli assorbenti tradizionali, tanto che hanno persino le ali che si chiudono con un bottoncino di modo da assicurare la piena aderenza. Esistono almeno due tipologie differenti. Quelli cosiddetti all-in-one che sono composti da un unico pezzo con all’esterno un tessuto impermeabile e all’interno una serie di strati che possono essere di cotone, flanella, micropile, microsuede o altre fibre naturali.
Poi ci sono gli assorbenti lavabili pocket che funzionano un po’ come i pannolini lavabili. Quindi hanno uno strato di tessuto da inserire in una sorta di tasca.
Hanno tutti una durata media di 4/5 anni e possono essere lavati tranquillamente insieme alla nostra biancheria, evitando però e accuratamente l’utilizzo di candeggina o altri smacchiatori che rovinerebbero i tessuti e potrebbero irritare la pelle.
Per lavare questi assorbenti costituiti, così vengono descritti, da tessuti naturali, è consigliabile lasciarli in ammollo in acqua fredda almeno per almeno un paio d’ore (fino a due giorni ma non oltre, per evitare l’effetto muffa) e pre-trattando le macchie con il sapone di Marsiglia. Poi possiamo metterli in lavatrice a 40/50°C, avendo cura almeno una volta l’anno di fare un ciclo di lavaggio a 60°.
Le coppette invece sono più indicate per i giorni di flusso più abbondante. A volte assieme vengono usati per essere sicure di assorbire eventuali perdite della coppetta. C’è anche la coppetta mestruale compact. In rete si trovano anche siti e pagine con istruzioni per farli in casa e anche che ne illustrano le modalità d’uso.
La precisazione di Francesco D’Uva, capogruppo 5stelle alla Camera dei Deputati “A proposito del mancato abbassamento dell’IVA sugli assorbenti, ci tengo a precisare le mie parole di ieri. Intanto l’emendamento in questione, presentato dal Pd, semplicemente non aveva coperture. Potrebbe essere oggetto di un altro provvedimento. Ma presentare la misura, già sapendo che non c’erano i soldi per finanziarla, è stato strumentale. Potrei anche chiedere al Pd perché non ha mai proposto niente di simile quando era al governo, ma non ho intenzione adesso di alimentare polemiche. Per il MoVimento la questione ambientale sta al primo posto. E’ questo il motivo per cui ho voluto ricordare che esistono prodotti alternativi all’usa e getta non riciclabile. Ma mai avrei voluto mancare di rispetto a qualcuno, né minimizzare o sottovalutare una questione così importante per le donne. Se ho urtato qualche sensibilità, mi scuso. La mia intenzione era quella di mettere l’ambiente al primo posto, non la donna all’ultimo. Aggiungo che è proprio di ieri la firma del Decreto “End of Waste” da parte del Ministro Costa, che permetterà di costruire impianti per riciclare pannolini e assorbenti (che rappresentano il 10% dei rifiuti indifferenziati prodotti e che finalmente non finiranno più in discariche o inceneritori). Questa deve essere la direzione”.
A
dduso Sebastiano
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