Simone Vicidomini– Nel pomeriggio di ieri allo stadio “Mazzella” si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore Angelo Iervolino. Apparso molto tranquillo e pronto a rispondere alle tante domande dei giornalisti presenti, e con un pizzico di emozione visto che come dichiarato stesso dal tecnico, allenare l’Ischia è un sogno un po’ di tutti. Dalle prime dichiarazioni emerse da Iervolino appare grande entusiasmo e voglia di dimostrare tanto.
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Per me è un onore essere il successore di “Billone” Monti, prendere il suo posto su una panchina ambita, che è un po’ il sogno di tutti», le prime parole di Angelo Iervolino. «Nulla era finito dopo la finale play-off persa in casa. Il giorno dopo la società era già al lavoro per programmare un’altra stagione nel pieno rispetto di quello che è il programma fissato dal nostro presidente D’Abundo e per offrire una squadra uno staff e delle prestazioni che noi ci auguriamo sempre all’altezza della storia del blasone e delle aspettative dei nostri tifosi», è la premessa del responsabile della comunicazione dell’Ischia, Salvi Monti, che introduce il nuovo allenatore. Iervolino ringrazia i media presenti ma ritiene doveroso «fare un una premessa, con doverosi ringraziamenti, in primis alla proprietà, ai direttori che mi hanno voluto fortemente».
Iervolino afferma di aver percepito «una grande fiducia in quello che è il progetto che ovviamente abbiamo sposato insieme, cercando di creare un qualcosa di duraturo per l’Ischia Calcio». Il neo tecnico gialloblù non dimentica chi gli ha permesso di «portare avanti delle idee che sono balzate anche agli occhi del presidente D’Abundo».
Iervolino rivela di aver già svolto colloqui personali con la stragrande maggioranza dei calciatori. «Ho esposto le mie idee e loro si sono mostrati subito disponibili, hanno compreso il progetto che abbiamo in mente con i direttori Lubrano e Taglialatela. Sono molto motivati e non vedono l’ora di riprendere per dimenticare quello che è stato il 29 giugno scorso. Ho intravisto anche tanta curiosità». Non si deroga dal progetto “Ischia made in Ischia”. «Quello del presidente è un marchio di fabbrica, una prerogativa da cui non si transige – ricorda Iervolino –. Non potevo non sposare questo progetto. Per i ragazzi deve rappresentare uno stimolo in più. Vestire questa maglia ti porta ad avere uno spirito di sacrificio, di competizione maggiore rispetto ad altre e credo che dobbiamo farla diventare la nostra arma in più».
Dopo tanta gavetta, la guida tecnica dell’Ischia. Iervolino avverte un po’ di pressione per questa nuova esperienza con un progetto sempre impostato sul prodotto isolano? «Essere qua è un motivo di orgoglio, di grande motivazione. Sicuramente è il sogno di tutti ma non deve diventare un fardello perché credo che essere qua ti porta a ad avere un orgoglio importante che è quello di seguire, come dicevo prima, le orme di mister Monti. Questa motivazione in più – continua Iervolino – è dettata anche da tante altre cose. Essere qui vuol dire aver avuto tanti anni di sacrifici e di duro lavoro. Questo secondo me è un giusto riconoscimento di un qualcosa in cui credevo tanto e credo fortemente ancora oggi».
Anche se la squadra non è ancora completa (mancano gli annunci degli attaccanti Arcamone e Cibelli, del difensore Muscariello e del portiere Mazzella), parlare di obiettivi è lapalissiano in un’occasione del genere. «Per brand, l’Ischia partecipa sempre per andare in campo e cercare di vincerle tutte, a prescindere da quello che possa essere il risultato del terreno di gioco. A volte il risultato è frutto di lavoro in settimana, frutto anche di un di un complesso di cose che sono dietro che magari nessuno vede – prosegue il tecnico –. In linea di massima l’Ischia parte per cercare di vincerle tutte ma ovviamente per dare delle grandi soddisfazioni ai tifosi che nell’ultimo periodo sono stati il dodicesimo uomo in campo. Così come i calciatori in campo hanno un ruolo da svolgere, con tanta adrenalina in corpo, così ci sono i tifosi dagli spalti.
Questo deve contraddistinguerci: tra squadra, dirigenza, staff, tifosi bisogna raggiungere un equilibrio. Capire quando tra virgolette bisogna “martellare” e momenti in cui bisogna essere intelligenti, capire quando è il caso di non prenderle. Non sarà un risultato positivo a farci diventare dei fenomeni così come non sarà uno negativo che ci trasformerà in brocchi. Bisogna avere equilibrio ed intelligenza, avere la collaborazione da parte di tutti. Ho parlato con i ragazzi. Dobbiamo avere tutti la voglia di stare insieme e andare in campo per lottare l’uno per l’altro, scendere in campo e fare chilometri al posto del compagno quando magari non ce la fa. Questo è un complesso di cose che possiamo fare solo con il lavoro. Quello che posso promettere è che nessuno darà meno del cento per cento».
Si passa alle questioni prettamente tecniche. Ischia ancora incompleta. Nel frattempo, si registrano addii di calciatori che hanno fatto la storia recente dell’Ischia come Mennella, Accurso, Monti, i fratelli Saurino e Rubino. «Abbiamo individuato dei sostituti che possono essere all’altezza dei partenti, credo che siamo completi in alcuni settori. Stiamo valutando delle opzioni per quanto riguarda il reparto avanzato centrale ma per il resto credo che abbiamo allestito una rosa molto equilibrata che sia intercambiabile nei ruoli e che soprattutto sposi fortemente il progetto della società. Quando sono stato chiamato, la società mi ha chiesto di intraprendere un percorso che possa essere duraturo per l’Ischia, per migliorare i giocatori e farli rendere per altri dieci anni – sottolinea Iervolino –.
Parlo del diciassettenne così come dell’over che può dare ancora tanto all’Ischia. Parto da un presupposto: un allenatore deve cercare di migliorare tutta la rosa che ha disposizione e non soltanto pochi calciatori. In quest’ottica si comprendono scelte anche dolorose che sono state fatte perché alcuni giocatori sono la storia dell’Ischia Calcio. Per portare avanti un discorso decennale abbiamo dovuto fare queste scelte dolorose. Sono contento della rosa, il direttore Lubrano sta facendo un lavoro spaventoso, siamo sempre in contatto per arrivare pronti alla partenza.
Se sarebbero necessari innesti dalla terraferma in terminati ruoli?
E’ normale che decidere di avere una rosa con tutti isolani ci preclude determinate cose, magari abbiamo delle annate favorevoli in alcuni ruoli e meno in altri. Ma non è detto che prendendo venticinque giocatori dalla terraferma si ottenga un risultato migliore…». Salvi Monti sottolinea che la società sta provvedendo al completamento della rosa per sostituire degnamente i calciatori che sono andati via, «sempre secondo l’idea del presidente per una squadra tutta made in Ischia».
Sulla scelta di Iervolino, il portavoce gialloblù sottolinea che «la società scegliendo mister Iervolino ha dato un segnale, seguendo la strada della programmazione e darsi un sistema di gioco che sia in grado di dare frutti se non nell’immediato ma a lungo termine. Conoscete Iervolino – aggiunge Monti – sapete che sulla nostra isola ha portato dei metodi nuovi di allenamento, uno studio diverso del calcio. Abbiamo acquisito una professionalità che speriamo ci consenta di rivoluzionare tutto il nostro settore tecnico e adeguarlo ai tempi che sono necessariamente cambiati».
In tema di arrivi e partenze, non si può non inserire un nome sulla bocca di tutti da settimane: Franco Brienza. «Con Brienza ci siamo visti tempo fa. Franco sta valutando la sua condizione, al momento è solo una valutazione sua personale dal punto di vista fisico e motivazionale – spiega Iervolino –. Si sta allenando già da solo per provare ad essere al cento per cento. Brienza non accetterà di essere un giocatore a mezzo servizio, ci sarà solo nel caso in cui si sentirà di essere utile alla causa».
Rinnovato lo staff tecnico dell’Ischia. «E’ la prima cosa che il presidente mi ha chiesto, dandomi carta bianca. Su questo è stata una persona stupenda, chiedendomi di scegliere le persone che sono congeniali al mio modo di pensare “perché in campo ci stai tu con loro e dovete essere in piena sintonia”. Il preparatore atletico sarà Alfredo Sarno che già è qui e che è stato con me a Castellammare ed a Salerno. Sa bene come intendo effettuare la seduta. Come mio primo diretto collaboratore ci sarà Roberto Lauro che era con me a Lacco Ameno, altro assistente tecnico è mister Francesco Taglialatela, ci sarà una nuova figura, il match analyst che mi aiuterà sui tagli delle partite ma soprattutto nelle sedute perché sarà suo compito riprenderle e poi analizzarle con i ragazzi. Massimo Buonocore sarà un altro collaboratore tecnico. Michele Migliaccio si occuperà dei portieri».