E’ giugno, il Napoli ufficializza il rinnovo di Gonzalo Higuain fino al 2022: l’argentino chiuderà la carriera con la maglia del Napoli. E’ inizio luglio: ADL, per festeggiare il ritorno della squadra in Champions League, fa un regalo ai sostenitori partenopei. “Ecco un top player che affiancherà il pipita nelle prossime stagioni”, annuncia il patron alla stampa. E’ metà luglio: a Dimaro il presidente presenta il nuovo attaccante azzurro, Zlatan Ibrahimovic. Il piccolo paesino della Val Di Sole trema. Incomincia a piovere. Tuoni e lampi: la divinità del calcio sta per arrivare. Alla fine del ritiro, con ritardo- ma che gli vuoi dì- giunge a Dimaro il campione ex PSG. Ibra guadagnerà 10 milioni all’anno, per due anni. Il che vuol dire un esborso di 40 milioni lordi: roba da sceicchi. Ma Aurelio De Laurentiis non ha problemi: il prossimo anno l’obiettivo si chiama coppa dei campioni. Si farà di tutto. Dicevamo, Zlatan arriva e saluta il gruppo, in particolare l’altra stella della squadra, quello con cui dovrà condividere l’area di rigore, Gonzalo Higuain, capocannoniere della serie A in carica. Si stringono la mano, stretta forte e sguardo fiero: nessuno dei due ha paura. Sarri li osserva da lontano, sussurrando qualcosa ai suoi collaboratori. Poi urla. Tutti in campo: la sessione sta per iniziare. Primi passaggi, primi movimenti: Ibra e Higuain ci sanno proprio fare, non a caso fanno insieme- statistiche alla mano- 66 gol e 19 assist-. Gli spettatori dello stadio comunale di Dimaro sono in estasi: mai hanno visto qualcosa di più pazzesco. Ibra e Higuain sono qualcosa che non è possibile spiegare: ineffabile. Che la stagione abbia inizio, ci sarà da divertirsi.
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E’ mattina, è domenica ed è Pasqua: Higuan non ha rinnovato e soprattutto Ibrahimovic non è mai arrivato, la stagione è ancora in corso e il Napoli è in lotta per lo scudetto. E’ stato solo un bellissimo sogno. Il Pipita e Zlatan non giocano insieme e difficilmente lo faranno, quantomeno a Napoli. Che l’ex Milan possa indossare la maglia azzurra è molto difficile. I soldi da investire sono tanti e difficilmente tornerebbero indietro, data l’eta avanzata di Ibrahimovic. La società non s’è fatta mai problemi a spendere soldi – vedi con Higuain o Cavani -, ma, almeno, dietro a queste operazioni c’era la consapevolezza di potere guadagnare il doppio, se non il triplo, da una loro eventuale cessione. Con Zlatan questo non sarebbe possibile. Difficile che questa politica, che ha portato il Napoli tra l’elite del calcio, possa cambiare così radicalmente. Per Gonzalo la situazione è un po’ diversa: la clausola è di 94 mln di euro. Se qualcuno arriverà con tale somma, il calciatore partirà, altrimenti gli azzurri saranno ben felici di trattenerlo. Ibra-Higuain, magari in un’altra vita o – perché no – in un bellissimo sogno.
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