I Magistrati Giorgianni e Gratteri respingono le polemiche
L
’INIZIO
La vicenda è deflagrata meno di un mese addietro quando il 26 marzo, durante una pubblica conferenza del Premier Mario Draghi con la Stampa, una giornalista ha chiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri cosa pensasse di un Magistrato che scrive contro i vaccini.
La risposta di Draghi fu che si sarebbe preoccupato se a dirlo fosse stato uno scienziato.
Inevitabile da quel momento l’interessamento dei Media alla questione, scaturita da un un libro “Strage di Stato: le verità nascoste della Covid-19” e scritto: – da un medico indicato quale no-mask (colui che è contrario a indossare i dispositivi filtranti facciali detti comunemente mascherine) Pasquale Bacco che sembrerebbe essere anche un esponente di destra vicino alla Fiamma tricolore e CasaPound nonché candidato per quest’ultima alle elezioni della Camera del 2013; – dal Presidente di Sezione in Corte di Appello Angelo Giorgianni; – con la prefazione del Procuratore Capo di Catanzaro Nicola Gratteri.
Tutti pure a domandarsi a chi avesse potuto fare riferimento il Premier Draghi con la sua affermazione. La maggioranza dei mezzi d’Informazione anche digitali, ha ipotizzato si potesse trattare del Procuratore Capo di Catanzaro Nicola Gratteri, conosciuto Magistrato poiché in questi anni ha indagato, ottenendo diversi rinvii a giudizio, anche sull’annoso quanto dissimulato intreccio tra criminalità organizzata e sistema costituzionale pubblico-politico.
LA POLEMICA
La polemica era stata innescata dall’affermazione su degli articoli di giornale – poi diffusasi anche sui media e in altri siti e social – che nel volume fosse scritto che i vaccini erano acqua di fogna, come pure che in quel libro si rilanciasse una tesi antisemita la quale attribuirebbe agli Ebrei “una strategia del terrore”, attraverso “le lobby economiche, per la diffusione del Covid.
LA SMENTITA E IL POSSIBILE OBIETTIVO
Arrivò tempestiva la smentita dei due Magistrati.
Il Procuratore Capo Nicola Gratteri dichiarò che “A Catanzaro ho convinto anche gli impiegati a farsi vaccinare. Ora ho un nervosismo addosso. Se io considerassi in questo modo i vaccini, non mi sarei mai vaccinato come invece ho già fatto. Dico di più: non mi sarei messo al telefono con il medico dell’Asp di Catanzaro per farmi spiegare i possibili effetti collaterali per un archivista del mio ufficio che aveva timore di farlo. Non avrei convinto a vaccinarsi gli impiegati che tengono ogni giorno rapporti con il pubblico. La mia prefazione? Si tratta di due paginette in cui parlo solo di come le mafie possono approfittare della pandemia”.
Il Presidente di Sezione in Corte di Appello Angelo Giorgianni fu ancora più esplicito nel confutare quanto veniva sparso e ipotizzò pure che l’obbiettivo di tale polemica potesse essere il Magistrato Gratteri “Sfido chiunque a trovare la frase sui vaccini: acqua di fogna; anzi a chi la trova darò un milione di euro! Io non sono un negazionista e non sono un no-vax, vorrei solo che su questi vaccini anti Covid si approfondisse di più. Perciò attenzione: aspetterei qualche giorno per capire qual è l’obiettivo vero di questa polemica, quali saranno i suoi effetti. L’obiettivo, secondo me, è Nicola Gratteri”.
Tuttavia le polemiche non si sono alleggerite, nonostante i due Magistrati avessero fermamente ribattuto e specialmente il Presidente di Sezione in Corte di Appello avesse chiaramente detto di indicare dove nel libro fossero contenute le frasi negazioniste.
L’AMAREZZA E IL DUBBIO
Pochi giorni addietro, il 9 aprile, il Procuratore Capo di Catanzaro ha ancora dichiarato in una intervista che non riscriverebbe più quella prefazione poiché “inspiegabilmente” c’è stata una “incredibile strumentalizzazione che mai mi sarei aspettato, ma della quale, anche a futura memoria, devo prendere atto e farne tesoro”. Inoltre “questo battage mediatico ha solo inasprito di più gli animi”.
Gratteri sottolinea che l’attenzione di media e studiosi si sarebbe dovuta concentrare esclusivamente sui contenuti della sua prefazione (e non sul libro che precede), essendo oggi “evidente il rischio di infiltrazione delle mafie in tutti i settori dell’economia”.
“Spero di sbagliarmi – ha continuato il Procuratore Capo di Catanzaro – ma sembra quasi che intenzionalmente si voglia spostare l’attenzione su altri temi”. Gratteri, com’è noto, si occupa da anni di criminalità organizzata e sta portando avanti il maxiprocesso di Lamezia Terme, il primo sulla ‘Ndrangheta vibonese.
E sulla pandemia, Gratteri mette in guardia dalle infiltrazioni mafiose “Il rischio che con la crisi le mafie si sostituiscano allo Stato è altissimo” – ha detto il Magistrato – Proveranno ad accedere a tutte le misure di sostegno, compreso il Recovery Fund. Purtroppo è un film già visto, l’assalto delle mafie ai contributi erogati per fronteggiare pandemie e terremoti continua. Mai abbassare la guardia”.
PUNTUALIZZAZIONI E IPOTESI
In una intervista di ieri pomeriggio su Tgcom24 il Presidente di Sezione in Corte di Appello Angelo Giorgianni è ritornato sull’argomento “Resto stupito di tanto clamore che è stato creato con un articolo che è stato ripreso dalla Stampa da altri giornali in cui vengono virgolettate delle parti del libro che sono inesistenti e sulla base di queste affermazioni che sono legati poi al complottismo all’antisemitismo al no-vax è stata costruita una polemica anche strumentale nei confronti del collega Gratteri. Intanto voglio precisare che quel libro è un libro inchiesta. Noi abbiamo raccolto oltre un migliaio di documenti volevamo suscitare una serie di interrogativi, quindi ponevamo delle domande. Mi brucia tantissimo sentirmi definito negazionista, negazionista di che cosa? Noi abbiamo detto che c’era un virus; abbiamo detto che è un virus che aveva una particolare incidenza rispetto soprattutto alle persone anziane; abbiamo auspicato ed è da marzo che auspichiamo le terapie efficaci che c’erano; invece abbiamo atteso questi giorni, è passato un anno per avere terapie domiciliari. Noi negazionisti? Non neghiamo il virus. Negazionisti sono coloro che hanno negato l’esistenza delle terapie efficaci e in questo modo hanno determinato delle morti inutili perché la difficile attesa ha determinato l’aggravamento delle persone che hanno intasato gli ospedali e arrivando in ospedale con un quadro complicato che molto spesso a determinare effetti reali. Non sono no-vax, ho fatto in vita mia tutti i vaccini. Quello che ho invece affermato è che ci voleva particolare prudenza. Sono rimasto stupito del fatto che in appena otto mesi vi erano già i primi vaccini e rispetto ai protocolli internazionali i tempi erano notevolmente abbreviati. E allora se non c’è l’urgenza perché affrettare con i vaccini? E andiamo alle altre accuse, le accuse di complottismo, che io non sono complottista sono complottologo. Nel libro mi sono limitato a registrare fonti ufficiali, personaggi molto più illustri di me avevano parlato del complotto, ne hanno parlato il presidente Trump, ne ha parlato monsignor Viganò. Il fatto che io avevo parlato di una pandemia che era preventivata, lo dice sempre già nel 2009 una persona, un economista banchiere come Jacques Attali, quindi lo dice lo stesso Bill Gates, allora diventò complottista nel momento stesso in cui registro questa affermazione perché queste affermazioni ci sono nel libro. Ma quello che mi brucia di più è l’accusa di essere un antisemita. Questo è contrario alla mia storia e al mio impegno quotidiano e ringraziando a Dio, io sulla persona che crede che a fede, sono venuti in mio soccorso un rabbino, il rabbino capo degli Ebrei ortodossi di Israele, che non solo mi definisce amico degli ebrei, ma bontà sua, dice che dovrei essere annoverato tra i giusti delle nazioni del mondo”.
E conclude il Presidente Giorgianni “Questo attacco mediatico è ha decorre dal giorno 25 marzo del 2021, stranamente il 24 marzo del 2021 avevo depositato una denuncia alla corte dell’Aja per crimini contro l’umanità in riferimento alla gestione pandemica. Potrei dirle che l’attacco non era a me diretto, che l’attacco era per esempio diretta all’espirazione di Gratteri ad andare alla guida della Procura di Milano. E potrei aggiungere un altro fatto inedito, in coincidenza con la mia audizione al Consiglio Superiore della Magistratura che avverrà nei prossimi giorni, essendo il candidato più anziano per ricoprire il ruolo di Procuratore della Repubblica di Caltanissetta.
IL PASSATO
Quanto sembra accadere nei confronti del Magistrato dott. Gratteri, succedeva notoriamente in modo analogo in Sicilia circa trent’anni addietro ad altri Magistrati di essere additati, malgrado – o forse proprio per questo – combattessero pure l’endemico groviglio, siciliano e italiano, tra mafia e politica e pure istituzioni. Numerosi di quegli Uomini sono stati uccisi. Ricordiamo i più noti caduti: Falcone e Borsellino e con loro anche tanti rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Abbiamo richiamato quei drammatici anni in diversi nostri articoli, di cui ne citiamo due per tutti “23 Maggio 2018 Il Magistrato dr. Giovanni Falcone … il problema era la mafia, era Giovanni Falcone, era Paolo Borsellino. Voglio ricordare una cosa in positivo, in una notte famosa nello studio del Vice Presidente del C.S.M., quando alcuni suoi colleghi tentarono di mandarlo sotto processo disciplinare …” 21 Gennaio 2021 Strage di Via d’Amelio, processo quater: convergenti interessi di altri soggetti estranei a Cosa nostra … Fiammetta Borsellino: Abbiamo avuto indagini e processi fatti male”.
(tutte le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)