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Castellammare di Stabia

I gialloverde, con Ceresani, mettono piede anche su Clima e Satana (VIDEO)

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È sconcertante, per non dire desolante, il dover assistere ai continui polveroni alzati dai gialloverde in qualsiasi settore esondando, senza alcuna riserva, da qualsiasi alveo in qualsiasi territorio e, semmai dovessero incontrare qualcuno che, per garbo, non usa qualificarli come meriterebbero ma si limita a far loro notare che hanno detto, o dicono, cose non esatte (fesserie per l’uomo medio; stronzate per il popolino a loro così caro), eccoli lì pronti a rispondere: “questo lo dice lei” (e poco importa che il “lei” del momento magari sia una(un) plurilaureata(o) con collaudata ed apprezzata esperienza in materie del settore). Poi, se non bastasse, ecco pronto anche il rafforzo: per poter parlare, “si candidi alle prossime elezioni”. Sic, Sic, Sic!

E

già questi sono fatti e dati più che comprovati ma si sà, chi si ferma è perduto per cui, sempre avanti con sempre nuove illuminazioni, informazioni ed acculturamento a favore del popolo e delle masse beote a loro tanto gradite (e devote)!

L’ultima perla ce l’ha fornita ieri, ad Uno Mattina, il Dott. Cristiano Ceresani quando ha affermato, con la massima convinzione e serietà, che il cambiamento climatico “È colpa di Satana”:

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“Nel cuore dell’uomo agisce la tentazione. Io nel libro cerco di spiegare come il fatto che Satana negli ultimi tempi che precedono la Parusia sarà scagliato sulla terra con grande furore proprio per prendere di mira il Creato e la Creazione sia un dato teologico. Dinnanzi a questo dato teologico io faccio delle domande: perché ci viene rivelata questa cosa? Perché questo tema dello sconvolgimento finale viene evocato? Lo paragono a quel che accade oggi [dal punto di vista ambientale, ndr] che è qualcosa del tutto inedito nella storia dell’umanità, qualcosa che non è mai accaduto, e gli scenari sono molto molto pericolosi per la sopravvivenza del genere umano”.

Ebbene, chi è il Dott Cristiano Ceresani? Un eccelso geologo, un metereologo, un grande esperto in questioni climatiche e/o ambientali, un fisico, uno scienziato? Ma proprio per niente! Secondo gli standard e la metodologia gialloverde, nulla di tutto questo. Il Dott. Cristiano Ceresani ha “solo” una Laurea Magistrale per aver frequentato il Corso di laurea in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma (ndr: nemmeno Avvocato, quindi, almeno stando al curricula presentato in Parlamento). Nulla a che vedere o a che fare, quindi,  con l’argomento e/o le tecnologie metereologiche e/o geologiche e/o climatiche.

Ah, sì, però è anche il marito di Simona De Mita e quindi genero dell’ex presidente del consiglio Ciriaco De Mita; durante il governo Renzi, aveva ricoperto l’incarico di capo dell’Ufficio legislativo della sottosegretaria Maria Elena Boschi, ed ora è capo gabinetto del ministero per la Famiglia e le disabilità (nota: e poi si chiedono perchè Matteo Dall’Osso, il deputato che soffre di Sla, sia passato da M5s a Forza Italia). Anche tutto questo però nulla ha a che vedere con l’argomento  per cui, se competenze ci sono, sono in – e dovute a – ben altro, non certo in Clima e/o Satana. (Curriculum).

E questo è!

Ora però, onde evitare di essere tacciato di prevenzione verso i colori gialloverde e quanti se ne rivestono usandoli per poter dire qualsiasi cosa “perché lo dicono loro, gli eletti” (ma in questo credo che sia il loro primario fraintendimento), riporto a seguire quanto scritto da Mauro Lonardi in risposta alle parole del Dott. Ceresani e lascerò parlare lui.

Prima però, per par condicio e correttezza, mi sembra corretto fornirvi anche una breve nota su “Chi è Mauro Lonardi”:

Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e romanzi che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Il suo blog è Come Gesù , Una giornata di Susanna (Cooper) il suo ultimo romanzo, Il Signore dei Sogni (Ares) l’ultimo saggio (si apprende dal web).

Ciò premesso e chiarito, eccovi l’articolo di don Mauro Lonardi che ho scelto di usare per dare risposta al Dott. Ceresani:

Perché da cattolico dico che è sbagliato tirare in ballo Satana per spiegare i cambiamenti climatici

È pericoloso che un capo gabinetto privo di competenze teologiche faccia queste affermazioni. Credere nel demonio non vuol dire deresponsabilizzare l’uomo per le sue scelte, che solo sempre libere. Qualche considerazione sulle frasi di Cristiano Ceresani

Il diavolo è una cosa seria, il cambiamento climatico pure, ma se li metti assieme rischi di cadere dalla commedia alla tragedia. Ci riesce il capo gabinetto del ministero per la Famiglia e le disabilità, Cristiano Ceresani, ospite a Uno Mattina e autore del libro “Kerygma, il Vangelo degli ultimi giorni”.

In trasmissione dice:

“Nel cuore dell’uomo agisce la tentazione. Io nel libro cerco di spiegare come il fatto che Satana negli ultimi tempi che precedono la Parusia sarà scagliato sulla terra con grande furore proprio per prendere di mira il Creato e la Creazione sia un dato teologico. Dinnanzi a questo dato teologico io faccio delle domande: perché ci viene rivelata questa cosa? Perché questo tema dello sconvolgimento finale viene evocato? Lo paragono a quel che accade oggi [dal punto di vista ambientale, ndr] che è qualcosa del tutto inedito nella storia dell’umanità, qualcosa che non è mai accaduto, e gli scenari sono molto molto pericolosi per la sopravvivenza del genere umano”.

È pericoloso che un capo gabinetto privo di competenze teologiche faccia queste affermazioni. Già la questione del riscaldamento globale è complessissima proprio perché, come si vede dal dibattito in corso, non è affatto semplice dire con assoluta certezza cosa non sia “mai accaduto” metereologicamente parlando: è poi certo oltretutto che, almeno per i cristiani, a nessun uomo sarà mai dato sapere quando avverrà la fine dei tempi di cui parla Cerasini.

Lo dice Gesù stesso quando, rispondendo alla domanda dei discepoli preoccupati su quando avverrà proprio quello sconvolgimento finale cui si riferisce il nostro autore, risponde: “Quanto a quel giorno e a quell’ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre” (Mt 24, 36). “Nessuno lo sa” significa esattamente che, per il credente in Cristo, da nessun segno, da nessun calcolo è mai possibile dedurre quando avverrà la fine dei tempi, e cioè la situazione cui allude Cerasani.

Il diavolo tenta, ma l’uomo sceglie

Credere nell’esistenza del demonio secondo la corretta dottrina cattolica evita di cadere nella superstizione e nella deresponsabilizzazione perché è vero che il diavolo tenta, ma è l’uomo che sceglie: ciascuno di noi è fabbro del proprio destino. Dovrebbe saperlo un politico che in quanto tale ha il compito di evitare di consegnare il cittadino a “forze oscure” che avrebbero solo l’effetto di deresponsabilizzarci mettendoci in braccio alla confusione, alla schiavitù, all’impotenza.

La vera capacità morale dell’uomo è quella di scegliere tra bene e male, di costruire il proprio senso morale, di creare alleanze per mobilitare le forze positive per cambiare in meglio il mondo. Satana certamente esiste e certamente ha un influsso, ma è l’uomo a dire sì o no, a collaborare o a opporsi al male.

Perché si fanno certe affermazioni? Temo sia solo per lusingare un possibile pubblico elettorale e di acquirenti. E questo fa paura perché gli stralci che si trovano in rete del saggio di Cerasini fanno veramente inorridire.

Mi fermo a uno, quello per cui il popolo ebraico si sarebbe attirato le ire del Divino — e quindi si sarebbe meritata la Shoah — a causa del rifiuto di convertirsi al cristianesimo duemila anni prima. Leggere per credere: “[il] peccato originale del popolo di Abramo (…) è quello di non aver creduto nella nuova ed eterna alleanza con Gesù Cristo (…). Potrà apparire irriverente nei confronti del popolo ebraico che noi amiamo profondamente, tuttavia alla luce della Parola Rivelata, non può destare scandalo il fatto che le intricate vicende storiche degli ebrei che hanno condotto alla Shoah, possono essere comprese solo avendo a mente il peccato del rinnegare il Kerygma, ossia non credere che Gesù Cristo è il redentore” [p. 80].

Tanto scempio si sarebbe evitato solo che si fosse ascoltato il consiglio di Cristo di non mischiare le cose della fede a quelle della politica: “Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio” Mt (22,21).

Mauro Leonardi

  • video da repubblica

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