Con un Mondiale sempre più vicino alla Mercedes, è tempo di guardare al futuro, con precisione al 2021 dove una delle ipotesi più interessanti è quella di vedere Hamilton in Ferrari. Un sogno chiaramente difficile, ma non impossibile
Dopo la Russia è tempo di pausa e riflessione. Domenica non si correrà in pista e ci sarà dunque un weekend di relax per tutti i team e i piloti. Si guarda però al futuro, e con precisione al 2021: come tutti sanno, nel 2021 scadrà il contratto di Lewis Hamilton con la Mercedes e quello di Sebastian Vettel con la Ferrari. Non si è mai esclusa la possibilità di un rinnovo da parte del quattro volte campione del mondo che ha sempre detto di voler prima o poi vince il mondiale con la scuderia di Maranello. L’opzione rinnovo dunque resta sempre lì, anche se il nome di Hamilton in casa Ferrari non dispiace per niente. Chiaro, se la Ferrari volesse prendere Hamilton dovrebbe non solo separarsi con Vettel, ma anche cercare di convincere il cinque(quasi sei) campione del mondo che ha parlato così su questa sua ipotesi futura:” La Ferrari non è un’opzione anche se non ho dubbi che potrei anche cambiare alcune cose in meglio lì. Ma non è il mio obiettivo. Ci sono voluti sei anni per rendere la Mercedes una squadra vincente e portarla al vertice. Adesso siamo in un’atmosfera piena di amore, apprezzamento e rispetto. Non è qualcosa che puoi semplicemente buttare via”.
Ma Hamilton, oltre alla questione di un suo per ora improbabile trasferimento, ha commentato anche alcune strategie adottate negli anni dalla Ferrari nei confronti dei propri piloti: “Sebastian? Ero felice per lui a Singapore. Non dirò mai qualcosa in pubblico sulla sua situazione in Ferrari. Probabilmente non ha vissuto dei bei mesi quando si è trovato di fianco un nuovo e forte compagno. La Ferrari ha sempre avuto la filosofia di gareggiare con un numero 1 ed un numero 2. Credo che questa non sia una bella filosofia“.
L’inglese ha concluso affermando invece la filosofia diversa in casa Mercedes: “Quando sono arrivato in Mercedes nel 2013 ho subito detto che non volevo essere il numero 1, volevo solo le stesse opportunità e lo stesso materiale del mio compagno. Sapevo che se mi fossi impegnato duramente ed avessi fatto un bel lavoro avrei vinto. Questo è ancora il mio pensiero oggi”.
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