a href="https://vivicentro.it/opinioni/" target="_blank" rel="noopener">OPINIONE – Questo scritto esplora il legame tra Guglielmo di Ockham e “Il nome della rosa”, evidenziando le influenze filosofiche e storiche presenti nel romanzo di Eco.
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Guglielmo di Ockham e “Il nome della rosa”
Sommario:
Scopri il legame tra Guglielmo di Ockham, il celebre filosofo e monaco medievale, e il personaggio di Guglielmo da Baskerville nel romanzo “Il nome della rosa” di Umberto Eco. Esplora le caratteristiche comuni tra i due e le influenze della filosofia di Ockham nella creazione del protagonista del libro. Un connubio affascinante tra storia, filosofia e letteratura.
Guglielmo di Ockham e “Il nome della rosa”: Un’intreccio tra filosofia e letteratura medievale
Per alcune caratteristiche, quali l’aspetto fisico, il metodo investigativo, le doti inferenziali e la ricerca della verità, Guglielmo da Baskerville rievoca molto più il celebre Sherlock Holmes, il protagonista dei gialli di Sir Arthur Conan Doyle.
Tale nesso è reso ancor più evidente dallo stesso Umberto Eco, che ammicca a “Il mastino di Baskerville”, uno dei romanzi più noti di Sir Arthur Conan Doyle. A me preme sottolineare il parallelismo con il grande filosofo e monaco medievale, Guglielmo di Ockham: anch’egli era provvisto di notevoli capacità logiche abduttive e polemizzava con la Chiesa del XIV secolo, come si evince dal suo “Dialogo sul papa eretico”, riferito a papa Giovanni XXII.
Inoltre, come il noto personaggio di Umberto Eco, anche Ockham era un erudito frate francescano e morì a causa della peste nera.
Ne “Il nome della rosa” si rende omaggio anche ad altre figure storiche importanti della filosofia medievale: alcuni monaci, come Berengario e l’abate Abbone, si riferiscono molto esplicitamente ai maestri delle scuole cittadine del secolo XI, ovvero Berengario di Tours e Abbone di Fleury. La modernità del pensiero filosofico di Guglielmo di Ockham è stata sottolineata dallo stesso Umberto Eco, che conferì al suo immaginario “eroe”, Guglielmo da Baskerville, la modernità del relativismo scettico: “l’unica verità è imparare a liberarci dalla passione insana per la verità”.