L’Isis richiama i fedeli al martitio in Europa, si alza il livello d’allerta contro il terrorismo
Gli scontri fra milizie libiche a Tripoli «sono ripresi in zone della via dell’aeroporto» e «le ambulanze non sono riuscite a recarvisi malgrado le richieste di aiuto degli abitanti»: lo scrive il sito Alwasat citando il portavoce della Protezione civile libica, Osama Ali. Il portavoce ha precisato che gli scontri avvengono in un’area (Khelet ben aoun) circa 17 chilometri in linea d’aria a sud di Piazza dei Martiri, il centro di Tripoli, situato sul mare.
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La Libia è senza dubbio il nuovo pericolo per l’Ue». Così Rita Katz – direttrice del Site, il gruppo che monitora il radicalismo islamico sul web – ha risposto a una domanda dell’Ansa sulla situazione attuale nel Paese nordafricano. «L’anno scorso – ha detto – l’ Isis non esisteva più in Libia, aveva zero operazioni suicide. Quest’anno ce ne sono già state una dozzina in tutta il Paese». Katz ha aggiunto che «alcuni dei combattenti di Iraq e Siria sono stati in grado di tornare».
Ma non è tutto. «In questo momento gli appelli per attacchi all’occidente, che sia l’Italia o Francia, sono molto evocati dall’Isis. Specialmente ora che l’Italia è parte della coalizione di guerra contro le organizzazioni terroristiche», ha spiegato Rita Katz. «Detto questo, non significa – ha spiegato a margine della Conferenza sulla lotta al terrorismo in corso a Herzliya, in Israele – che dovete alzare il livello di allerta ed essere pronti ad un attacco. Penso che sia importante sapere che questa minaccia esiste». (Il Mattino)
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