La guerra alle auto elettriche è la prova che non vogliamo combattere il cambiamento climatico perché ci sono ancora molte resistenze alla transizione verso la mobilità sostenibile.
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Guerra alle auto elettriche: prova di non interesse al cambiamento climatico
Le auto a benzina e diesel sono una delle maggiori fonti di emissioni di gas serra, che contribuiscono al cambiamento climatico.
In Italia, ad esempio, nonostante l’obiettivo dell’UE di fermare la produzione di auto a benzina e diesel entro il 2035, gli italiani sembrano poco propensi ad acquistare auto elettriche.
Inoltre, la crisi dei microchip e il conflitto tra Russia e Ucraina stanno rallentando la transizione energetica e il boom delle auto elettriche a livello globale.
Se non ci impegniamo a cambiare le nostre abitudini in materia di trasporti, non raggiungeremo mai gli obiettivi della COP 21.
La direttiva che impone lo stop alla produzione di auto a benzina e diesel entro il 2035, quindi, rappresenta un importante passo in avanti per la lotta al cambiamento climatico.
Purtroppo è ora di capire che la lotta al cambiamento climatico è un obiettivo cruciale per il futuro del nostro pianeta e che la transizione verso la mobilità sostenibile è un passo fondamentale in questa direzione.
È importante sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di ridurre le emissioni di gas serra, promuovendo l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e di veicoli a basse o zero emissioni.
In questo senso, le auto elettriche possono rappresentare una soluzione efficace per ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità della vita delle persone.
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