Secondo i risultati delle ricerche è scattato un allarme ONU che mette in guardia sul crescente pericolo dell’innalzamento dei livelli dei mari e degli oceani a causa dei cambiamenti climatici.
Allarme ONU su innalzamento livelli mari: ci sarà “un esodo di massa”
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha descritto il rapporto come un “codice rosso” per l’umanità, avvertendo che un miliardo di persone in tutto il mondo, da Londra a Los Angeles, da Bangkok a Buenos Aires, sono a rischio di un “esodo di massa su scala biblica”.
Il livello medio dell’innalzamento del livello del mare dal 1901 al 2020 è stato di 20 cm, con una crescita media di 1,35 mm/anno dal 1901 al 1990.
Inoltre, i livelli di riscaldamento globale di 1,5-2°C al di sopra dei livelli pre-industriali saranno superati entro la fine del XXI secolo in tutti gli scenari di emissioni, tranne negli scenari di riduzione significativa delle emissioni.
L’innalzamento del livello del mare potrebbe causare gravi conseguenze, tra cui l’annientamento delle calotte polari, il collasso delle correnti oceaniche e un significativo aumento del livello dei mari, che potrebbe portare a inondazioni di città costiere e all’impossibilità di coltivare terre precedentemente fertili.
Tutto ciò potrebbe portare all’abbandono di intere aree e alla migrazione forzata di milioni di persone.
In sintesi, l’innalzamento dei livelli dei mari a causa dei cambiamenti climatici rappresenta una minaccia seria per l’umanità, in grado di causare conseguenze catastrofiche.
È importante che i governi e la comunità internazionale agiscano rapidamente per ridurre le emissioni di gas serra e adottare misure per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
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