Presentazione del “Gruppo 9”: artisti di varie residenze geografiche uniti in un nuovo gruppo teorizzato dal critico d’arte Andrea Barretta.
“Gruppo 9: Pittura emozionale come relazione empatica”
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asce “Gruppo 9”. Daniela Baldon, Fiorenzo Bellina, Daniel Bossini, Mara Dario, Natalia De Poli, Monica Maffolini, Mauro Ottuzzi, Giorgia Peri, Delfina Platto.
Per loro s’evidenzia il trasmigrare sulla tela di quanto la natura già dà come per la composizione di un mazzo di fiori con vari elementi vegetali in una sorta di complessa annotazione di significanti e di abbinamenti che creano armonia. E l’arte è armonia. Tant’è che per assurdo nessuno di loro dipinge fiori ma dai fiori rubano sfumature, tonalità, e prima che sul quadro ecco che sulla tavolozza si ravviva un “mazzo” di colori da cui trarre l’anamnesi pittorica.
Nascono soggetti altri tra astratti e informali, …
Mostra a cura di Andrea Barretta, progetto allestimento di Riccardo Prevosti, editing e relazioni esterne di Umberto Chiusi, coordinamento di Gianni Eralio, ufficio stampa Paola Piccio, grafica di Luigi Zoli, foto Studio Rapuzzi.
La mostra, con ingresso libero, sarà poi visitabile fino al 29 febbraio 2010: dal giovedì al sabato: ore 9.30 – 12,30 e 15,30 – 19,30. Info: Tel. 030 3759 779.
“Galleria ab/arte”, Brescia, Vicolo San Nicola 6.
Ai presenti sarà consegnata copia omaggio del catalogo.
Per maggiori info http://www.abarte.it/index_file/Inmostraoggi.htm
Gruppo 9, Pittura emozionale come relazione empatica / Redazione Lombardia
NOTA sugli artisti: Mostra 1 > 29 febbraio 2020
Pittura emozionale come relazione empatica
A cura di Andrea Barretta
Daniela Baldon, Fiorenzo Bellina, Daniel Bossini, Mara Dario, Natalia De Poli, Monica Maffolini, Mauro Ottuzzi, Giorgia Peri, Delfina Platto. Ecco i nove artisti. E come a volte accade nulla è per caso. Provengono da un progetto chiamato “Natur_Arte”, e raccontano lo splendore che non si riconosce più, l’infinito sotteso a ogni pennellata, come a concepire ogni volta un giardino oppure a immaginare un parco tra evocativi grumi di colori lasciati colare in uno spazio di cui appropriarsi. Così l’approccio visivo di “Gruppo 9”, teorizzato dal critico d’arte Andrea Barretta, sta nella contestualità con la capacità di resilienza del pianeta che ha nove soglie superate le quali la possibilità di cambiamenti imprevisti e irreversibili metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa dell’umanità. Poi, il numero 9 sfuma tutti gli altri numeri e rappresenta il cammino sequenziale dell’uomo come simbolo del compimento, come generazione di nuova vita.
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