Green Pass, Scuola e rientro in sicurezza: tutte le regole da seguire

Green Pass. A pochi giorni dalla riapertura delle scuole ancora dubbi e incertezze sul rientro in classe e tante le richieste di chiarimenti.

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Green Pass. A pochi giorni dalla riapertura delle scuole molti ancora i dubbi e le incertezze sul rientro in classe e tante le richieste di chiarimenti sulla normativa italiana relativa al Covid-19 in ambito scolastico.

Per chi suona la campanella? Chi ha l’obbligo del Green pass? Quali sono le regole che alunni e personale scolastico dovranno seguire?

L’attività didattica si svolgerà in presenza per tutti gli studenti, perché l’alto numero di vaccinazioni dovrebbe consentire il contenimento dei contagi e la gestione ottimale di eventuali situazioni a rischio. In zona bianca potranno restare in dad solo gli alunni in condizioni di fragilità.

L’obbligo vaccinale, con esibizione del relativo attestato, il Green pass, dal 1 settembre è entrato in vigore per i docenti, poi è stato esteso a tutto il personale scolastico.

Chi non può vaccinarsi per motivi di salute può richiedere un certificato di esenzione. Per chi non è in regola è prevista la sospensione dal servizio per un massimo di 4 giorni di assenza ingiustificata, non necessariamente consecutivi (con sospensione dello stipendio).

Obbligo del Green pass anche per gli studenti universitari.

Per gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, invece, fino ad oggi non c’è l’imposizione di vaccinarsi, anche se sono previsti test antigenici rapidi (tamponi) e salivari per i più piccoli, ma potrebbero esserci ulteriori sviluppi con un nuovo imminente decreto (in molti infatti spingono per estendere l’obbligo vaccinale anche ai ragazzi al di sotto dei diciotto anni).

In sintesi, tutti quelli che vogliano mettere piede in un edificio scolastico italiano, siano essi dipendenti, stakeholders o semplici visitatori, devono presentare all’ingresso il Green pass o un attestato di negatività al Covid-19, effettuato con un tampone entro i due giorni precedenti, altrimenti non potranno accedervi.

Per evitare code agli ingressi degli istituti e relativi ritardi, la norma prevede controlli automatizzati del Green pass, tramite una piattaforma (Pn dgc) che consentirà alle segreterie scolastiche di controllare rapidamente se il personale in servizio nella giornata è in regola o meno.

La validità del Green pass – prevista per dodici mesi – è attestata dal colore verde. Se invece appare il colore rosso, vuol dire che il certificato non è valido.

Gli allievi delle scuole italiane, il personale scolastico e tutti coloro che a qualsiasi titolo entrano in una scuola dovranno inoltre rispettare il protocollo di sicurezza Covid-19, che prevede l’obbligo di:

  • usare la mascherina (alunni di età superiore a sei anni),
  • disinfettarsi spesso le mani, mantenere un distanziamento sociale preferibilmente di almeno un metro.

Il decreto legge del 6 agosto 2021 stabilisce anche che si possa fare a meno delle mascherine nel caso di classi totalmente vaccinate. Ma non tutti sembrano favorevoli a questa norma, per esempio l’Anp (Associazione Nazionale dei Presidi) ritiene che si potrebbero creare situazioni discriminanti tra allievi vaccinati e non.

Va da sé che queste ed ulteriori misure previste dalla normativa e messe in campo dai dirigenti scolastici per evitare la diffusione del virus quali arieggiare spesso le aule e gli altri ambienti scolastici, gli ingressi scaglionati, la turnazione delle classi, i percorsi delineati, la separazione dei sensi di marcia, possono ridurre i rischi del contagio ma non azzerarli.

Classi troppo numerose e spazi ristretti rappresentano un alto fattore di rischio, soprattutto in presenza di molti soggetti non vaccinati. Il contatto con positivi asintomatici potenzialmente contagiosi resta poi una variabile non facilmente prevedibile.

I dati sulla pandemia rilevano che oltre il 90% delle persone che finiscono in terapia intensiva – e il 99% di quelle che purtroppo muoiono – non è vaccinato, per questo da più parti si fa appello al buonsenso degli Italiani.

Attualmente, su scala nazionale si è vaccinato il 38% degli studenti nella fascia compresa tra i dodici e i diciannove anni e oltre l’86% del personale scolastico.

Se la didattica in presenza e in sicurezza è qualcosa che tutti auspichiamo, che aspettiamo con ansia e che è al centro dell’agenda politica è perché bisogna ripartire dalla scuola per vincere la sfida con la pandemia, ma ancora tante – troppe – sono le incognite.

Bisognerà fare i conti con l’indice di trasmissibilità, il tasso di positività, i comportamenti irresponsabili e irrazionali. Siamo in emergenza sanitaria e la partita contro il virus è ancora tutta da giocare.

Green Pass, Scuola e rientro in sicurezza: tutte le regole da seguire / Adelaide Cesarano / Redazione Campania

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