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Givova Scafati coach Lardo: “La partita è stata decisa dagli episodi. Da parte della squadra buona interpretazione del match”

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Con un canestro sulla sirena di Lucarelli, la Benfapp Capo D’Orlando si è imposta col risultato di 93-95 al PalaMangano, contro la Givova Scafati, al termine di una partita di grande intensità, che è apparsa come un succulento antipasto di play-off. Mentre i due punti in palio hanno regalato ai biancoazzurri la vetta del girone ovest del campionato di serie A2, a braccetto con la Virtus Roma (sconfitta a Rieti), i gialloblù restano ai margini della zona play-off. Mancano cinque turni al termine della stagione regolare e la post season è ancora pienamente alla portata di capitan Ammannato e compagni, che dovranno però ancora sudare tanto per guadagnarsi l’accesso alla seconda fase. Senza Goodwin, ancora infortunato, non è stato semplice per i padroni di casa tenere a bada la formazione più in forma del momento, che ha ottenuto sulle sponde del fiume Sarno la sua sesta vittoria di fila. Resta comunque la consapevolezza di aver tenuto testa ad un collettivo forte e ben assortito, pur scendendo in campo con un gap importante sotto i tabelloni. In panchina si è finalmente rivisto Tommasini, che ha iniziato a respirare aria di competizione, il cui innesto definitivo in gruppo a pieno regime nelle prossime settimane risulterà senza dubbio un elemento aggiunto.

Queste le parole dell’head coach Lino Lardo a fine partita: «Abbiamo cinque partite per conquistare i play-off. Faccio i complimenti ai miei ragazzi, che hanno messo cuore e sacrificio in campo. Se ci fosse stato il risultato di parità, lo avremmo meritato tutto. Senza Goodwin non era semplice, sapevamo che avremmo subito a rimbalzo. La partita è stata decisa dagli episodi, non solo quelli finali, ma anche quando gli avversari hanno segnato su nostri quasi possessi. L’interpretazione della partita è stata buona, ma i siciliani hanno mostrato un buon collettivo e varie soluzioni, non solo tra gli americani, ma anche tra il gruppo di italiani. La vittoria avrebbe costituito una grande iniezione di fiducia. Ma a freddo, quando avremo cancellato l’amarezza del momento, troveremo tanti aspetti positivi da questa prestazione, che mi fa essere ottimista per il futuro. Arbitraggio? Come sbagliano i giocatori, possono sbagliare anche gli arbitri, che non hanno visto qualche fallo in nostro favore in fase di tiro, uno sfondamento di Triche, un antisportivo a metàcampo ad un minuto e mezzo dalla fine e non hanno mai rilevato i tre secondi in area di Bruttini, ma si tratta comunque di una mia interpretazione».

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